Unica data italiana ai Magazzini di Milano, e i poveri Rage, oltre a dover decurtare la set list a causa dei tempi ridottissimi imposti dal management (quella sera c’è la disco universitaria…), non erano nemmeno stati informati del fatto che per loro c’erano in programma delle interviste!
Così io e altri addetti ai lavori ci siamo intrufolati grazie alla gentile manager dei Seven e abbiamo strappato ai tre un’intervista al volo. Peavy un pò nervoso per la situazione, Victor sempre carismatico e disponibile, così come Andre.

Intervista svolta in collaborazione con Andrea Rodella.

Come sta andando il tour?
Peavy: So far, so good…
Victor: …so what? [risate generali, nda]. Well, ieri è andato tutto bene, oggi un po’ meno, vista l’organizzazione della serata…

Credete che il pubblico italiano sia più difficile da conquistare rispetto a quelli di altri Paesi?
Victor: No, non credo che ci sia questo problema. Certo, con un’organizzazione migliore si potrebbero certamente ottenere risultati differenti, ma per stasera è così.
Peavy: Essere in Italia è sempre bello, la gente che viene a vederci è magnifica, ma i problemi di questa sera non sono stati pochi.
Victor: Non ho idea di quale sia il problema in Italia, ma non ci fanno fare soundcheck, non arriva da mangiare, è sempre uno stress! Perché?…non si capisce.

È veramente un peccato, ragazzi. Inoltre non abbiamo molto tempo quindi andrò veloce… Parlando del nuovo album, in che cosa “Strings To A Web” è differente da “Carved In Stone”, secondo voi? Peraltro sono entrambi stupendi, complimenti.
Victor: Grazie mille! Beh, utilizziamo nuovamente l’orchestra, abbiamo deciso di inserire una composizione di 17 minuti, parti più thrash, più power, ritornelli melodici… insomma, i classici trademark del sound dei Rage.

Carved In Stone era più immediato.
Sì perché eravamo stanchi delle orchestre, avevamo appena finito il tour con un’orchestra.

In “Carved In Stone” è presente una canzone, “Lord Of The Flies” per la quale pensavo ci sarebbe stato un seguito nell’album successivo, ma così non è stato. Sembrava quasi l’inizio di un concept…
Victor: Si trattava di qualcosa di speciale, di diverso da tutto quello che abbiamo fatto prima di allora. Forse prepareremo qualcosa su questo tema nel prossimo disco, vedremo. In ogni caso è sempre molto bello provare qualcosa di nuovo, comporre istintivamente. Noi non pensiamo mai a quello che è venuto prima, noi non programmiamo quello che creiamo, poi alla fine cerchiamo di dare un ordine al tutto. [risata di tutti, nda]

Parliamo un po’ delle canzoni di “Strings To A Web”: a chi è venuta l’idea per “Empty Hollow”?
Peavy: L’idea principale per il ritornello è arrivata da Victor, poi abbiamo jammato, aggiunto qualche orchestrazione e poi, andando sempre più avanti, abbiamo sviluppato l’idea e ci siamo ritrovati con una composizione di 17 minuti!
Victor: Ero a Minsk per fare delle registrazioni con un’orchestra ed ho pensato che non fosse male aggiungere parti strumentali al nuovo album. È stato eccitante unire queste cinque composizioni in una, ad esempio la ballata Connected è qualcosa di completamente nuovo anche per noi.

In generale, nei vostri testi, siete sempre stati molto critici e non avete mai tenuto la bocca chiusa rispetto a ciò che pensate. Quali messaggi avete voluto lanciare attraverso le liriche di questo album?
Peavy: Non sono messaggi, ma solo commenti su tutto lo schifo che sta accadendo nel mondo: la crisi delle banche in “The Beggar’s Last Dime”, il problema delle armi atomiche in Iran viene trattato in “The Edge Of Darkness” così come “Carved In Stone” era una canzone contro la guerra. In generale parlo di ciò che ho in testa al momento di comporre.

So che “Hellgirl” è dedicata alla figlia di Andre…
Peavy: Si, lui invece è Hellboy!
Victor. No, Helldaddy, ahahah!
Andre: Abbiamo avuto quest’idea subito dopo che la mia ragazza ha scoperto di essere incinta, così abbiamo iniziato a scrivere questa canzone. La voce che si sente all’inizio è proprio quella di mia figlia, registrata dal vivo direttamente nel mio salotto. È stata una sorpresa, e siamo molto orgogliosi di avere questa bambina neonata sul nostro nuovo disco.

Un altro membro della famiglia, quindi!
Victor: Una nuova cantante dei Rage! [risate generali, nda]
Andre: Ed ha avuto una canzone dedicata a sé prima di essere nata! Quanti possono vantarsi di questo?
Peavy: La voce dal grembo materno!

Come mai avete avuto l’idea di inserire del materiale bonus all’interno dell’edizione limitata di “Strings To A Web”?
Victor: Avevamo registrato la data del Wacken del 2009 per poi farne qualcosa, così abbiamo pensato di includerla nella limited edition del nuovo disco. È stato un gran bel concerto e ne conserviamo un ottimo ricordo, anche grazie ai diversi ospiti che sono saliti con noi sul palco. Volevamo semplicemente che la gente potesse vedere questo concerto che per noi significa molto. Tieni conto, oltretutto, che quello che puoi sentire è tutto originale, non ci sono sovra incisioni, siamo solo noi che suoniamo. È una bellissima memoria per i fan e anche memorabile per noi. È sempre bello regalare ai fan del materiale bonus.

Anche perché con la situazione attuale del mercato discografico, se non si da un motivo in più alla gente per acquistare gli album, si rischia di non vendere molto…
Victor: Sì, è vero, ma non è per quello che l’abbiamo fatto, e nemmeno per aumentare il prezzo: mi pare si tratti di 4 euro in più rispetto all’edizione normale. Semplicemente ci piaceva l’idea di rendere partecipi i fan di un bell’evento quale il Wacken.

Avete programmato dei tour negli Stati Uniti o Sud America, al momento?
Victor: Per adesso sono sicuri la Russia ed il Giappone. Forse Nord America e il Sud America, ci penseremo più avanti quest’anno.
Peavy: Noi vogliamo andarci, e ci andremo quest’autunno. Solo che il Sud America batte l’Italia in quanto a caos! Non è semplice organizzare qualcosa laggiù per via dei promoter, ma i fan sono fantastici.

Che cosa rappresenta l’heavy metal per voi?
Peavy: La mia vita! [ride]
Victor: Parte della mia vita.
Andre: Anche per me è una grossa parte della mia vita, delle nostre vite.

Ora una domanda per Victor: tu hai una grande passione per i motori e, in particolare, per i rally. Gli altri Rage non ne hanno paura?
[risata generale, nda]
Victor: Beh, l’anno scorso abbiamo avuto un grande successo, avendo vinto quattro gare del campionato tedesco e quest’anno sarà ancora meglio perché ho un nuovo contratto da professionista, quindi ci saranno molte più corse.

Ti prego, stai attento!
Starò attento, state tranquilli! [risate anche qui, nda]

[Peavy continua a tossire, nda] Si è fatto abbastanza freddo, sarà meglio che ti lasciamo tornare dentro, Peavy! Grazie mille per l’intervista!
Victor: Grazie a tutti voi!
Peavy: Grazie!

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