Ricordo ancora la prima volta che vidi i Powerwolf di supporto ai Gamma Ray, ormai parecchi anni fa, e non rimasi particolarmente colpito dalla loro musica. Pian piano, album dopo album, il quartetto è cresciuto qualitativamente, compositivamente e di fama.

A distanza di due anni dall’ultimo Bible Of The Beast tornano a noi con Blood Of The Saints, con una fantastica copertina ricca di significati sulla chiesa, così come lo sono anche i testi contenuti nel nuovo lavoro.
La musica oggi è ricca, varia, ruffiana, assolutamente coinvolgente; si rimane sempre su linee power/classic metal  orchestrali e su tematiche horror con i loro caratteristici lupi mannari in pieno stile Iron Maiden e Gamma Ray, a lcuni brani sono dei veri e propri omaggi a questi due gruppi.
L’album si mantiene su altissimi livelli dall’inizio alla fine senza alcuna caduta; sono assolutamente rimasto coinvolto dalle undici tracce delle quali spiccano <i>Night Of The Werewolves</i>, <i>Die, Die, Crucified</i>, <i>Sanctified With Dynamite</i> (questa veramente un gradino sopra tutte le altre).
Ai riff corposi di chitarra e alla martellante batteria, si aggiungono orchestrazioni misteriose, ma sopratutto coivolge il cantato di Attila Dorn e i ritornelli da cantare a scuarciagola ai concerti.

Blood Of The Saints mi ha lasciato veramente di stucco, e non riesco a smettere di ascoltarlo tanto mi ha preso. La musica nonostante la scarsissima originalità è scritta veramente bene, non lasciando pecche nè compositive nè esecutive. Questo è un album da avere per ogni power fanatico come me.
Fate attenzione a questi lupi tedeschi, potreste far parte del branco senza neanche rendervene conto.

 

 

A proposito dell'autore

Post correlati