“Taste some liberty” è l’album di debutto della hard rock band Pavic, guidata dal chitarrista/compositore Marko Pavic. Il progetto Pavic si dimostra piuttosto interessante sin dalle prime note dell’opener “Resteless soul”: infatti, la band ha le idee piuttosto chiare e dimostra di avere una propria identità, anche se le canzoni non brillano d’originalità. Marko e soci preferiscono muoversi su sentieri hard rock piuttosto orecchiabili e melodici, che faranno sicuramente la gioia degli amanti degli Europe, dei Whitesnake o dei Rainbow. Marko si rivela anche un discreto musicista, inserendo soli molto semplici ma d’impatto e ritmiche di chitarra che molto spesso rimandano con la mente agli anni novanta, complice anche un Chris Catena, cantante della band, ispirato e coinvolgente.

Di facile presa sull’ascoltatore saranno brani come il singolo “Summer of ‘98”, oppure la successiva “Desperate cry” che ricorda in alcuni punti gli Europe oppure la successiva “Night life” dall’andamento molto accattivante e che vede tra le altre cose la partecipazione come ospite speciale di Vitalij Kuprij (Artension, Ring of fire). Ma il virtuoso tastierista non è l’unico special guest presente sull’album e nel corso del suo scorrere troveremo anche Kee Marcello (Europe, K2), Tony Franklin (Whitesnake) e Vivien Lalu che donano un tocco ancora più interessante a questo disco. Nota di merito va inoltre alla splendida ballad “Sail with me” canzone intrisa di pathos e di feeling grazie ad un melodicissimo solo iniziale e ad un ritornello davvero azzeccato mentre davvero ben realizzata è la granitica e rocciosa “Death alley driver” (Rainbow) che termina in maniera degna quest’interessante disco di hard rock!

I Pavic dimostrano di avere le idee piuttosto chiare. Come già detto in precedenza non troverete canzoni complesse, riff pesanti o soli intricatissimi ma solo un sincero dischetto di hard rock che colpisce diritto nel segno e cresce con l’andare degli ascolti.

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