Che il metal e la matematica andassero di pari passo questo lo avevamo capito, grazie al vecchio lavoro solista di John Petrucci con il suo “Liquid Tension Experiment” che  riportò alla ribalta, il concetto di elaborazione musicale del progressive metal, dando il via ad un processo che fu fonte di ispirazione per innumerevoli musicisti.

Poco si sa sugli OUTRUN THE SUNLIGHT, nati nel profondo Michigan, nel 2011 e dediti a un prog sperimentale con forte pendenza a riferimenti scientifici.  Questo album è il risultato geniale, scritto e prodotto nella stanza di università di Austin Peters chitarrista insieme al suo compagno Cody McCarty, chitarrista anche lui, due musicisti dotati di grande talento.                                                                                “The Return Of Inertia” è un disco che contiene undici brani e fa da sequel concept di un EP registrato sempre nel 2011 ovvero “Architecture Of The Cosmos” .  Queste undici travolgenti tracce, sono composte in modo tecnico e non inusuale poiché non vi è neanche un brano cantato, tutto è interamente strumentale e vi si può comprendere solo la bravura magistrale e fantasiosa dei due musicisti. Chi si appresta ad ascoltare questo lavoro, è bene che si metta in testa che il prog è un genere piuttosto complesso e vale la pena dire che i due ragazzi seppur provandoci quasi per gioco, ci hanno regalato finalmente qualcosa di nuovo ed estremamente pulito.  Strumentazione tecnologica ma perfettamente a proprio agio con le esecuzioni chitarristiche dei due musicisti che si alternano, talvolta da passaggi più o meno lenti e rilassanti, fino ad arrivare alla potenza assoluta e allo sfogo personale, picchiando duro sulle corde della chitarra, trasformando tutti i brani in una sorta di avventura interiore e mistica.

Un album pregnante di emozioni che passano da brividi freddi a brividi caldi in un viaggio interstellare ai confini del mondo. Fermo restando che l’universo non abbia un limite ben definito, ricordiamoci che questi due ragazzi hanno sicuramente un futuro radioso davanti a loro e certamente non si mancherà di celebrare il loro estenuante talento.

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