“When All Colours Are Dead” giunge dalla Spagna, patria di questi Noesis. La musica contenuta nel demo è un roccioso e ruffiano industrial/electro-gothic piacevole da ascoltare, ma purtroppo poco originale (mi ha ricordato abbastanza i Paradise Lost più “electrometallici”, ma soprattutto “Conspiritus” degli Ewigkeit, anche se quel disco mi sembra un po’ più personale). Gli 11 brani presenti in tracklist scorrono tranquillamente uno dietro l’altro lasciandosi sentire sempre volentieri, senza però lasciare mai il segno, non aiuta inoltre il fatto che le canzoni siano molto simili tra loro, col risultato che l’ascolto diventa un magma indistinto di cui alla fine resta addosso solo una sensazione generale, che è appunto quel “gradevole ma già sentito” di cui parlavo. I Noesis si prendono quindi la sufficienza abbondante tipica di chi sa fare bene il proprio mestiere (non c’è dubbio che i pezzi nel loro genere siano riusciti) ma senza riuscire a distinguersi dalla massa. Aspetto di sentire la loro evoluzione, momenti piacevoli in “When All Colours Are Dead” ce ne sono, magari sforzandosi di più nella ricerca di un sound personale e sviluppando meno pezzi ma curandoli di più (un demo da 11 brani è troppo lungo, si fatica a giungere in fondo e ci si concentra di meno sulle singole canzoni!) riusciranno a realizzare qualcosa capace di stamparsi più a fondo nell’ascoltatore. In chiusura vi segnalo, come richiesto sul flyer allegato al demo, che “When All Colours Are Dead” si può acquistare dal sito della band.

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