A distanza di un anno dal precedente “New world Messiah” e di pochi mesi dal celebrativo “Lost in time”, doppio album che racchiude al suo interno dieci anni di carriera musicale, i Nocturnal Rites tornano alla carica con il nuovo “Grand Illusion” che dimostra ancora una volta quanto questa band sia dotata di un ottimo senso melodico e sia in grado di scrivere pezzi dannatamente esaltanti.

“Grand Illusion” si trova un gradino sotto il precedente disco del combo svedese mantenendo il marchio di fabbrica che ha reso famosi i Nocturnal Rites in tutta Europa: riff aggressivi si fanno strada attraverso ritmiche cadenzate e sparate, ritornelli ultra melodici e accattivanti si piazzano subito in mente, mentre sono lasciate da parte le classiche accelerazioni power metal in favore di brani più cadenzati ma dall’andatura veloce e sostenuta. Ed è in questa maniera che l’opener “Fools never die” ci dà il benvenuto all’interno dell’album con un riffing che si piazza subito in testa e non se ne va più via; segue “Never trust” che si rivela come l’episodio maggiormente power-oriented di tutto l’album, mentre Jonny Lindkvist si dimostra ancora una volta come uno dei migliori cantanti in circolazione e, anche se non dotato di un’estensione vocale particolarmente alta, riesce a donare ai pezzi un tiro eccezionale, n’è un esempio su tutti “Still Alive” che grazie all’ausilio di tantissime doppie voci durante lo scorrere del ritornello si rivela particolarmente vincente e d’impatto. Ed è in questa maniera che i primi tre brani scorrono in maniera assolutamente piacevole, tenendo attaccato l’ascoltatore allo stereo in un continuo susseguirsi di melodie e potenza. Si prosegue con ottimi episodi come “Something Undefined” e “Our wasted days” canzoni con le quali i Nocturnal Rites non accennano minimamente a schiacciare il piede sull’acceleratore, anzi tendono a tenersi su tempi piuttosto cadenzati e distanti dalle classiche power songs. “Cuts like a knife”. dalle atmosfere piuttosto oscure e tenebrose. è l’unico brano atipico di tutto “Grand Illusion”, ma ci pensano le successive “End of our rope” e “Never ending” dalle strutture musicali più pimpanti a risollevare l’attenzione dell’ascoltatore.

Insomma, i Nocturnal Rites ci presentano un nuovo album davvero ben fatto e ben registrato che sicuramente piacerà a chi ha ascoltato i precedenti lavori della band svedese e chi ancora non ha mai avuto modo di sentirli. L’unico problema è l’assoluta mancanza di pezzi tirati: infatti, il continuo susseguirsi di canzoni che presentano sempre lo stesso tempo, senza neanche la presenza di una ballad, porta il disco ad assumere un aspetto un po’ troppo ripetitivo. Ad ogni modo consiglio vivamente l’acquisto di “Grand Illusion”: i Nocturnal Rites hanno saputo ancora una volta regalare ai proprio fans un prodotto competitivo e sicuramente al di sopra della media delle attuali produzioni in campo power metal.

Per chi ha avuto la fortuna di accaparrarsi l’edizione limitata troverà un dvd bonus contenente quattro tracce video, le prime tre riguardanti canzoni contenute nel precedente “New world Messiah”, mentre l’ultima è il video di “Fools never die”.

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