Vent’anni di carriera e ancora entusiasmo ed attitudine da vendere. In occasione dell’uscita di ‘100% Hell’, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Peso e Flegias. Si parla del nuovo disco, del futuro, di Cronos e di tanto altro senza risparmiarsi e senza risparmiare risposte “acide” per difendere il proprio operato. A voi i Necrodeath per Heavy-Metal.it.

Circa tre anni vi separano dall’ultimo apprezzatissimo ‘Tone(s) Of Hate’; cos’è cambiato a livello prettamente musicale da allora? In cosa pensi che ‘100% Hell’ si differenzi dal suo predecessore?
FLEGIAS: Forse in quest’ultimo abbiamo maggiormente affinato le tecniche di composizione dopo l’abbandono di Claudio, metodo già incominciato con “Ton(e)s…”. C’è una maggiore componente melodica, ma allo stesso tempo le parti veloci si sono ulteriormente incattivite e aggiungono all’album maggior incisività. Trovo “100% Hell” un disco completo sotto tutti i punti di vista, non ha punti deboli e rispetto al precedente, forse, scorre via più facilmente. Insomma abbiamo continuato il discorso sperimentale di “Ton(e)s of Hate” aggiungendogli maggiormente le caratteristiche Necrodeath.

Una pausa abbastanza lunga tra i due album. Un normale corso o su questo tempo hanno inciso gli ormai numerosissimi progetti che coinvolgono i membri della band?
FLEGIAS: Non mi sembra una pausa lunga se la paragoniamo al resto delle scadenze discografiche dei nostri conterranei. Tieni presente che dopo la realizzazione di “Ton(e)s of Hate” siamo subito partiti con i concerti promozionali e la composizione del nuovo album. Inoltre abbiamo fatto uscire un Best Of che ha richiesto tempo e fatica registrando un inedito e rimasterizzando i vecchi brani, colmando così la breve attesa tra un album e l’altro.

Per quanto mi riguarda ho potuto notare una componente “teatrale” ed espressiva all’interno dei brani maggiore rispetto al passato e davvero lodevole. Concordi con me? Se sì, non temi che parti recitate, parlate ecc. possano togliere impatto ai brani facendo storcere il naso ai fan più intransigenti?
PESO:Concordo con te, per cui non temo nessun parere negativo, neanche dal fan piu intransigente! Le parti recitate sono incastrate in punti dove, a nostro gusto, dovevano andare, del resto come gli screaming o i growl di Flegias e di tutti gli arrangiamenti vocali, anche degli ospiti. Abbiamo lavorato a lungo sulle parti che dovevano essere interpretatate dalla voce e Flegias stesso ha lavorato da solo un paio di mesi prima di entrare in studio su una base di pre-produzione che avevamo registrato in estate,per avere le idee piu chiare su tutte le canzoni, che infatti hanno anche subito delle variazioni, in particolare “War Paint” e “Theoretical And Artificial”! E poi diciamo che la componente teatrale, come dici tu, fa parte anche della personalita’ di Flegias nei nostri concerti; chi meglio di lui può interpretare al meglio il nostro personale inferno?

Oltre un anno fa, in occasione della vostra data a Caserta, Flegias mi “targò” un suo autografo proprio con lo slogan ‘100% Hell’. E’ stata sua l’idea del titolo? A quei tempi la gestazione del disco era già cominciata?
FLEGIAS: Uso spesso aggiungere al mio nome “100% Hell”, è una frase che mi è nata spontanea e racchiude mille significati come nessuno. Una frase diretta che ti entra nel cervello. Diciamo così che la frase è nata da me ma a l’idea di metterlo come titolo da Peso. All’epoca dei primi riff abbozzati per quest’album, Peso mi telefonò e mi chiese un parere su cosa ne pensassi di intitolare così l’album. Ovvio che fui d’accordo.
PESO: Sono molto contento di questo titolo, diverso dai soliti, facile da ricordare e diretto come un pugno in faccia.

Da quesiti del genere sarai sommerso rispondendo alle prossime interviste, ma penso sia una tappa obbligata e dovuta: Cronos. Come è nata questa collaborazione? Come è stato condividere lo studio con un personaggio di tale calibro?
FLEGIAS: Dobbiamo ringraziare il giornalista Luca Bosio. Lui essendo amico sia nostro che dei Venom, ha reso possibile questo incontro. Sapevamo della stima che godevamo dalla band di Newcastle e, forti di questa consapevolezza, abbiamo lanciato la palla al buon Luca che nel giro di tre giorni ha organizzato il tutto. Siamo onorati e fieri di aver un ospite come Cronos sull’album e speriamo, così come ci ha promesso, di ritrovarci sul palco del Gods of Metal.

Quando siete venuti in contatto con lui avevate già in mente il preciso ruolo che doveva avere all’interno del disco? Cosa pensi, oltre ad un nome enorme, che abbia aggiunto al lavoro?
FLEGIAS: Sì, l’idea del suo ruolo era già fisso nelle nostre menti, ma alla fine ci ha sorpreso un po’ tutti. Devi sapere che a noi bastava avere una sua parte narrata nuda e cruda, mentre lui si è spinto oltre dando all’intro una carica emotiva caratteristica del trio malefico. Al nostro cd Cronos non ha contribuito in maniera massiccia ma ci ha regalato la possibilità di acquisire maggior visibilità presso tutti quei fans, promoters e giornalisti che fin’ora ci avevano presi sottogamba.
PESO: In effetti stiamo facendo una o due interviste al giorno in questo periodo e proprio l’altro ieri ho avuto conferma di questa affermazione di Flegias, parlando con il capo redattore di Hard and Heavy, la piu importante rivista francese, che mi diceva che il nostro nome lo conosceva, ma scusandosi, ha ammesso che ci ha sempre snobbato, chissà per quale motivo, forse perchè in effetti gruppi in giro ce ne sono davvero tanti. Il fatto che Cronos abbia partecipato al nostro nuovo album l’ha incuriosito e si è praticamente immobilizzato ad ascoltare così ogni singola canzone. Il CD lo ha esaltato e ora oltre all’ottima recensione che uscirà sulla sua rivista con intervista di due pagine incluse,si andra’ a recuperare tutta la discografia. Questa e’ la conferma del grande favore che Cronos ci sta facendo rendendo cosi più visibile il nostro operato!

Oltre alla presenza di Cronos, questo disco ha visto la collaborazione con Federica dei Soul Takers e Sonya Scarlet dei TDV. In base a cosa sono state “scelte”? Come pensi che i vecchi fans accoglieranno un brano come “100% Hell” con una voce femminile protagonista?
FLEGIAS: Qualche scetticismo da parte dello zoccolo duro dei fans si è manifestato a priori, ma sono sicuro che dopo l’ascolto del disco si dissolveranno tutti i dubbi nel solito pogo infuriato. Tieni anche presente che, tranne “Identity Crisis” (unico pezzo sperimentale), le parti degli ospiti sono minime e contraddico il fatto che in un brano di dieci minuti come “100% Hell”, una parte di un minuto da parte di Sonya (seppur incisiva) possa farla da protagonista.
PESO: Sinceramente non riesco a capire la domanda. Come si puo’ considerare la voce femminile protagonista in un brano che dura 10 minuti e che per circa 8 hai la voce di Flegias presente? Comunque a parte questa piccola polemica, diciamo che in linea di massima siamo una band che ama collaborare e confrontarsi con altri artisti e a seconda della situazione che il brano ci presenta, ci viene in mente chi potrebbe dare quel tocco in più, per esaltare determinati arrangiamenti! In “Identity Crisis” sapevo già dall’inizio , invece, che volevo fare un qualcosa di un po’ diverso e avevo bisogno del supporto dei violini. Ho provato a mettermi in contatto con musicisti del mondo della musica classica,ma probabilmente loro sono molto impegnati e io sono poco paziente, per cui ho chiamato Federica dei Soultakers che con il suo synth poteva benissimo risolvere i problemi logistici e musicali. Inoltre vorrei ringraziarla vivamente a nome di tutti per essere venuta giù a Roma negli Outer studio da sola con un piede ingessato, per mantener fede agli impegni presi con noi e registrare le sue parti al volo!! Una grande professionista! Grazie naturalmente anche alle altre ragazze che hanno collaborato, Sonya e Bea.

Non avendo i testi non posso giudicare in pieno ma mi incuriosisce molto l’aspetto lirico di un brano come “Beautiful-Brutal World”, nel quale vi sono aggiunte voci estratte da notizie di cronaca all’apparenza tristi. Qual è il significato di quel brano? Trovate qualcosa di bello o affascinante nella brutalità del mondo o quell’antitesi rafforza l’idea di ciò che dovrebbe essere e invece è?
PESO: Il brano in questione parla di come i media fanno a gara a dare per primi la notizia piu agghiacciante e brutale, senza badare alla sensibilità delle persone che magari in una maniera o nell altra sono coinvolti nella notizia stessa. E’ anche un riferimento a certe trasmissioni basate sul dolore della gente. Più la storia è drammatica e più si fa audience. Mi dà veramente fastidio tutto ciò, ma del resto se voglio girare il canale mi trovo in faccia dei format che non mi danno nessuno stimolo per proseguire la visione. Questi reality impostati sul nulla, da gente che artisticamente non dà nulla e che però, rimanendo con le telecamere accese tutti i giorni, diventano una specie di eroi. La cosa ancora piu triste + vedere gente di una certa età; posso al limite capire dei ragazzini-e, che chiedono autografi a queste persone. Fortunatamente esistono anche televisioni, anche se satellitari, come ROck tv che invece non permettono nessun spazio a tutta questa spazzatura e supportano con grande entusiasmo artisti emergenti che altrimenti non troverebbero nessun’altra visibilità dalla cosidetta televisione di stato, RAI o Mediaset che sia e che hanno ben chiaro il concetto di arte!

Ai tempi della nostra chiacchierata in occasione dell’uscita della vostra raccolta celebrativa, mi parlasti dell’impossibilità di Claudio nel dedicarsi a tempo pieno, ed in sede live, alla band. Oggi, spulciando le pagine del vostro sito ufficiale, il suo nome è sparito anche dalla line-up. Qual è la posizione di Claudio attuale? Si è occupato lui della stesura dei riff del nuovo disco?
PESO: Claudio pur rimanendo un grande amico e un fratello, non fa più parte della band in senso pratico, ma ogni qualvolta vorrà salire sul palco con noi come ospite o vorrà comunque collaborare in qualsiasi maniera sa di essere il benvenuto! Del resto abbiamo passato tanti anni insieme, conoscendoci dai tempi del liceo.’100%Hell’ è il primo album dei Necrodeath che non vede la sua presenza e per la prima volta manca la sua mano nella composizione, ma credo che tutto quello che ci ha insegnato, sia stato ben recepito e il nuovo album è la dimostrazione che il gruppo gode ancora di ottima salute! Stiamo organizzando una comparsata per il Gods Of Metal e siamo arrivati alla conclusione che la settimana prima del Gods ci chiuderemo in studio per provare qualche brano con lui. Speriamo non ci siano imprevisti, così potrete vedere un inedita formazione a 5 per quell occasione!!

Dalla line-up è scomparso anche il giovane Andy, sostituito dal suo maestro Pier Gonella durante i live. Come mai questo avvicendamento? Com’è nata la collaborazione con Pier e come pensi che un musicista come lui, abituato ad ambiti meno estremi, possa adattarsi all’attitudine dei Necrodeath?
PESO: Andy aveva tutte le porte spalancate per proseguire con noi, ma ha fatto tutto il possibile per farsi accompagnare all uscita, e cosi e’ stato. Pier lo consciamo personalmente da vecchia data, abita a dieci minuti da casa mia e tra l’altro ora lavoriamo anche nella stessa scuola di musica! Lui è un professionista che ama tutto il mondo che ruota intorno all’heavy metal, per cui non gli spaventa certo l’attitudine dei Necrodeath, che tra l’altro seguiva già da tempo con interesse! La tecnica in suo possesso gli permette di suonare qualsiasi cosa e nel momento che gli abbiamo chiesto di collaborare con noi per le date live che dovremo onorare, ha accettato con entusiasmo e ha imparato la nostra scaletta in una ventina di giorni; bbiamo debuttato subito a Como! Ora siamo appena rientrati da un paio di date e abbiamo affilato la nuova sclaetta, comprendente anche tre brani del nuovo disco e siamo pronti partire in tournee in tutta Europa con i Marduk svedesi!

Pier è stato annunciato come guest nelle date live. Vedi per lui un futuro come membro in pianta stabile con i Necrodeath?
PESO: Noi ce lo auguriamo, ma dopo l’esperienza con Andy non mi voglio sbilanciare. Per ora Pier è il nostro chitarrista live e per un anno ci seguirà in ogni tour o data singola, al che ci risiederemo a tavolino e in piena serenità decideremo come proseguire le nostre strade! Siamo partiti alla grande per cui spero veramente che in futuro lui possa confermarsi al cento per cento uno di noi!!

Sperando che l’intervista sia stata di tuo gradimento, vi lascio lo spazio per concludere come preferite, a presto e grazie per il tempo dedicatoci.
FLEGIAS: Grazie a te per lo spazio che ci hai dedicato, invito tutti ad ascoltarsi questo nuovo fottuto necroalbum e di venirci a supportare nelle prossime date live. See ya in (100%) hell!
PESO: Grazie anche a tuoi lettori che invito a visitare il nostro sito ufficiale www.necrodeath.net

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