In pochi, forse nessuno, conoscono Martie Peters artista danese sufficientemente noto in patria, ma decisamente sconosciuto al di fuori.
Il nostro, con il suo primo gruppo, PUSH, ha pubblicato quattro album sino a quando non ha voluto proseguire artisticamente con la carriera solista, cosa, questa certe volte rischiosa. Il presente “Road To Salvation”, il secondo della sua carriera solista (il precedente lo trovate disponibile nel catalogo dell’etichetta tedesca MTM), è un album prodotto e venduto da Peters stesso e mixato dal famosissimo produttore Tommy Hansen.

In quest’album c’è poco di criticabile, tutto fila liscia come l’olio: i brani sono coinvolgenti e grintosi, e allo stesso tempo melodici. Stilisticamente Peters si ispira a gruppi più famosi quali Bryan Adams e Def Leppard, ma anche Enuff’Z’Nuff, Rod Stewart e a tanto Rock / Hard Rock di chiaro stampo americano.
La prima volta che ho ascoltato l’album è stato in macchina con gli occhiali da sole e i finestrini abbassati, il volume a palla in una calda giornata e confesso che ha reso perfettamente accompagnandomi nel viaggio che dovevo fare.
L’ho poi riascoltato varie altre volte e anche a casa dove è risultato piuttosto sacrificato. Pur non essendo un capolavoro “Road To Salvation” è un ottimo compagno di viaggio che si rifà ascoltare e riascoltare stampandosi lentamente nella memoria, senza sussulti. L’album è fortemente radiofonico e potrebbe riscontrare anche i favori di un pubblico meno orientato al rock.

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