Decisamente particolare la proposta dei Malnàtt… questi ragazzi sono infatti autori di un folk black dalle marcate influenze goth che affonda le radici nel folklore emiliano, al quale e’ poi addizionata una forte dose di autoironia. Se infatti da un punto di vista musicale ci troviamo di fronte ad un black molto melodico e folkeggiante, nel quale la fisarmonica ha un ruolo di primo piano (ci sono anche i tamburelli!!!) ed alla voce maschile che growla e screama e’ affiancata una voce femminile che fa i cori, da un punto di vista testuale abbiamo dei brani cantati in dialetto emiliano e diversi dal solito (niente testi “gratuitamente cattivi” o pseudo blasfemi, anche il tema delle crociate e’ trattato da un punto di vista particolare: la ragazza che si sposa perche’ e’ rimasta incinta e la cui fede vacilla dopo che si ritrova senza marito e senza figlio, partiti per le crociate). La band e’ poi molto autoironica e scherza moltissimo coi classici stilemi black (basta vedere il loro sito e i “nomi di battaglia” dei componenti per capirlo!!!). Parlando un po’ dei brani, l’opener e’ una traccia strumentale molto folk in cui la fisarmonica domina la scena, poi irrompe “Deus vult!” (la traccia della vedova di cui parlavo sopra) e notiamo subito quanto al black siano state iniettate forti dosi di melodia molto “goth” che rendono il tutto piu’ piacevole ed orecchiabile. Decisamente interessante anche “La vanpira”, sempre sulla scia del brano precedente (ma un po’ piu’ energica e con dei cori femminili carini), mentre mi ha meno soddisfatto la seguente “Ira”, piu’ violenta e meno melodica. Seguono un altro buon brano (“Miseria”), piu’ “chitarroso” dei precedenti, ed uno strumentale (con una bella chitarra acustica) che introduce al brano di chiusura, un pezzo cantato in italiano che parla delle guerre sante (con particolare riferimento agli ultimi avvenimenti dell’ Islam). Il demo vero e proprio finisce qua, ma in appendice il gruppo ha aggiunto la riproposizione di un vecchio lavoro composto da 4 pezzi ispirati alla mitologia nordica, piacevole e un po’ diverso dalla attuale musica della band (molto belle le fisarmoniche “impazzite” che ogni tanto fanno capolino, apprezzabili anche i momenti piu’ epici). Chiude il cd un pezzo registrato per scherzo in poco tempo che prende in giro il nu metal… che dire, questo “Pezzo di metal” e’ davvero divertente e gradevole per essere stato composto “per scherzo” !! Insomma, questo demo e’ davvero un buon cd, e avrei voluto dargli un 8 (tra l’altro l’artwork e’ molto ben fatto), ma mi trovo costretto ad abbassare il voto di mezzo punto a causa della produzione non adeguata che mina un po’ la qualita’ dell’ascolto. Spero che questi ragazzi abbiano l’opportunita’ di far conoscere la loro musica, anche se il loro genere particolare non gli rendera’ la vita semplice… C’e’ poi da dire un’ultima cosa prima di chiudere: ho avuto il piacere di conoscere i Malnàtt di persona e devo dire che dal vivo sono assolutamente trascinanti, inoltre sono molto simpatici e disponibili e stanno tentando di creare una specie di collaborazione tra i gruppi underground locali (alla faccia di chi pensa che i blackster siano tutti misantropi e “cattivoni”)!! Beh, in bocca al lupo ragazzi!!!

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