I Mael Mórdha provengono dall’Irlanda, e si sente. La loro musica è un epic doom fortemente venato di folk, un metal possente e pachidermico dal sapore celtico. Il gruppo narra di sanguinose battaglie di antichi guerrieri, e tutto sommato la loro musica ricrea piuttosto bene quegli scenari. I pezzi sono lunghi, ma non monotoni sebbene a volte un po’ “grossolani”, e tutto andrebbe abbastanza bene (inserti folk compresi), se non fosse per il cantante… già, perchè personalmente trovo questo aspetto il vero punto debole della band. Il cantato è infatti rozzo e sgraziato, e anche se un’interpretazione di questo tipo potrebbe pure essere in linea con la proposta musicale della band, tuttavia mi pare che il cantente sia spesso in difficoltà, e che diversi passaggi “sgraziati” non siano una scelta stilistica.

“Manannán” rimane comunque un disco interessante, anche se un po’ troppo di “grana grossa” per i miei gusti. Probabilmente chi apprezza l’epic doom altisonante e dal sapore “vichingo” non lo disdegnerà.

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