La Cina è uno di quei paesi che mi ha sempre affascinato; pieno di contraddizioni come anche di tantissima cultura. Una cosa che mi mancava era un gruppo rock cinese. Direi che è giunta l’ora di colmare questa lacuna con i M.I.C., acrononimo di Made In China, gruppo fondato da Yvon Serré al suo ritorno in Cina arruolando lì tutti i musicisti per il suo progetto musicale.

Tutte le canzoni sono state scritte dall’ideatore del gruppo Yvon Serré con l’intento di riversare su dischetto ottico tutto il suo amore per il rock genuino. Ciò che per certi versi mi ha spiazzato, per un gruppo fondato nel 2004, è l’assoluta perfezione di scrittura ed esecuzione dei pezzi, niente è fuori posto, nemmeno la produzione decisamente professionale, nonostante sia praticamente stato scritto in casa, ma registrato in uno studio di registrazione con loro stessi come tecnici del suono. La Cina, si sa, è un paese avanzatissimo ormai e sta dando del filo da torcere ai paesi occidentali prendendo quanto di buono, e forse anche di cattivo, essi abbiano prodotto e facendolo loro. Questo discorso mi preme affrontarlo perchè in Made In China (vi ricorda il titolo di un altro album?) vale lo stesso discorso: Yvon Serré ha riversato quanto più rock ‘n roll, più hard rock grintoso, ma anche melodico, l’occidente abbia prodotto fino ai giorni nostri. Non si disdegnano quindi canzoni facilotte e allogrotte che tanto famosi hanno reso i Green Day, o il rock più vibrante in un suo stadio più embrionale e meno contaminato, come anche canzoni che ricordano vagamente le sigle dei cartoni animati nipponici.
Tutto questo miscuglio sono i M.I.C., un gruppo di ragazzotti un po’ cresciuti con la voglia di divertirsi facendo divertire. Segnalo che a breve uscirà il secondo album, aspetto con molto interesse il proseguo della loro voglia di fare musica.

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