Alzi la mano chi non conosce Tomas Lindberg, Shane Embury e Nicholas Barker. Il primo è  una colonna portante della scena estrema Nord-Europea; storico vocalist e leader di  At The Gates, Nightrage, The Crown e Grotesque. Il secondo è bassista di fama internazionale, suona in band come Napalm Death e  Brujeira per intenderci. Il terzo è uno dei batteristi più precisi e veloci attualmente in circolazione, per dirla tutta è un ex-Cradle of Filth, ex-Dimmu Borgir, ex-Anaal Nathrakh, ex-Atrocity, ex-Testament.

Questi tre signori, insieme ad Reisenegger, chitarrista giunto nel 2009, formano i Lock Up, band di base Death/Thrash vecchia scuola, con tonalità grindcore. All’attivo, i Lock Up vantano di due album: ‘Pleasure Pave Sewers’ e ‘Hate Breed Suffering’, entrambi dediti al death/thrash metal classico e veloce, molto apprezzati dalla critica e dal pubblico senza però entrare nell’èlite dei Top Albums. Nel 2011 con Necropolis Transparent le cose non cambiano. L’album è una vera e propria bomba estrema , una mazzata nei denti, una furia. I musicisti sono sempre validi, freschi ed attivi, ‘in forma’ come si suol dire e trasudano incisività a fior di pelle. La voce di Lindberg è folle e selvaggia, la batteria di Nicholas è una vera e propria mitragliatrice, la chitarra esegue riffs accattivanti e taglienti come rasoi ed il tutto riversandosi in una immediatezza esplosiva. Nonostante la proposta musicale sia sempre la stessa ed i Lock Up peccano in originalità, inventiva, dinamicità,  penalizzando un tantino questo progetto, il nuovo full-lenght si ascolta che è un piacere e raggiunge ottimamente l’obiettivo. Le diciassette tracce all’interno sono organizzate magistralmente e suonate in modo ineccepibile, richiamando in modo appropriato tutti i principi ‘grindcore’ ma tralasciando positivamente  la ‘cacofonia’ del genere. Visto l’assenza di vere e proprie melodie  e  l’assenza di un ‘groove’ imponente, Necropolis Transparent fonda le sue basi sulla ritmica e la tempistica, la velocità e la precisione, l’abilità tecnica, l’alta scuola e l’esperienza di Lindberg & Co. che si mostrano veri e propri professionisti. Se aggiungiamo che in questo lavoro hanno preso parte anche Jeff Walker dei Carcass ( The Embodiment Of Paradox And Chaos’, ‘Parasite Drama’, ‘Discharge The Fear’) e Peter Tagtgreen (nella title-track ‘ Necropolis Transparent’ ed in ‘Through The Eyes Of My Shadow Self’) ci rendiamo conto che Necropolis Transparent è un platter che comunque rasenta il capolavoro.

Consiglio l’ascolto ai seguaci del genere, a chi piace il massacro sonoro ed agli amanti, come me, di queste figure musicali che, sia insieme che individualmente, dominano da anni la scena estrema nord-europea e mondiale. Sono pronto a scommettere che difficilmente riuscirete a togliere dal vostro stereo Necropolis Transparent dei Lock Up tanto presto.

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