In sole sei settimane dalla loro nascita, i Liturgy, esordiscono con uno dei dischi piu’ devastanti dell’anno. In pratica questo “Dawn Of Ash” si puo’ definire come un album dei brutali Brodequin (presenti per i tre quarti) con Matty Way (ex Disgorge americani) alla voce (anche se Matti Way e Jamie Bailey hanno suonato assieme nei Cinerary).
Il caos regna sovrano, tonnellate di riff si inseguono guidati dall’instancabile e velocissimo Engman alla batteria. Il cantato di Matti è sempre il solito indecifrabile e bassissimo growl che conoscono tutti gli appassionati del genere.
Eppure, nonostante siano musicisti di una certa esperienza nel loro genere, non riesco a definirlo come un vero e proprio capolavoro perchè, scavando a fondo, non si trovano molte novita’, anche se il tutto è suonato a dovere e con estrema cattiveria. Brani come l’iniziale “Shrine Of Moria”, o “Scars Of The Saints” sono molto esplicative sulla caratura dell’intero album, velocissimo e maligno, con nessuna concessione a pause o ritmi cadenzati.
Pero’ a rovinare il tutto ci si mette anche la produzione, un po’ povera ad essere sinceri.
A conclusione del cd troviamo due cover dei loro gruppi di origine, ovvero “Cognitive Lust Of Mutilation” dei Disgorge (da “Cranial Impalement”) e “Infested With Worms” dei Brodequin (da “Instruments of Torture”), rese ancora piu’ letali rispetto ai loro rispettivi originali.

Un disco consigliato, quindi, soprattutto ai fan dei Disgorge e Brodequin che penso non rimarranno delusi.

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