Era da un bel po’ di tempo che non si sentiva parlare dei Keep of Kalessin, formazione black metal di Throndheim ( Norvegia ovviamente !) che aveva destato un’ottima impressione con il debutto “Through Times Of War”, album di ottima fattura che ricalcava le orme dei primi Emperor.
Dopodichè del gruppo non si ebbero più notizie, a parte un timido rientro sulle scene con il Mini Cd “Reclaim” ( il quale vedeva la partecipazione di due pilastri del black metal quali Frost e Attila), tanto da aver pensato ad un inevitabile scioglimento.

Fortunatamente tali dubbi son stati spazzati via, e a testimoniarcelo ci pensa un disco formidabile quale “Armada”. Registrato dopo una brusca rivoluzione nella line up, con il solo Obsidian C. ( noto per essere il session man dei Satyricon), “Armada” è un disco dotato di una produzione moderna e devastante, che porta avanti quella concezione di evoluzione lasciata dagli Emperor negli ultimi 2 album.
Tale concezione si può riscontrare già nelle prime due tracce, escludendo ovviamente l’intro, “Crown Of The Kings” (qualcuno ha detto Manowar ?) e “The Black Uncharted”, due piccoli gioielli di black metal moderno, un mix tra gli Emperor appunto e certe atmosfere tanto care ai Dimmu Borgir di “Spiritual Black Dimension” . Degne di nota inoltre “Into The Fire”, “Vengeance Rising” e la conclusiva title track, canzoni aggressive pervase da un’aura oscura e apocalittica, tipica del sound norvegese, che ricorda molto i conterranei Thorns spogli di qualsiasi velleità elettronica.

“Armada” è un ottimo disco che ci consegna una band rinata e pronta a dire la sua in un panorama sempre più affollato come il metal estremo. Da avere assolutamente !!!!.

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