Il maestro della sei corde è tornato! E devo dire che è tornato in grande stile.
Eh si! Dopo il deludente Engines Of Creation, album in cui si era dato all’elettronica non convincendomi proprio, torna con questo stupendo album.
Prima di definirlo tale l’ho ascoltato per due settimane consecutive e senza mai stancarmi.
In quest’album è tornato alle sonorità di The Extremist appesantendo ulteriormente il sound.
Se i primi album di Joe sono sempre stati apprezzati dai metal kids questo Strange Beautiful Music piacerà senza ombra di dubbio. Insomma è un album “metal oriented”, pur sempre con il suo inconfondibile suono.

In quest’album ha ulteriormente ampliato il suo sound con l’introduzione massiccia di tastiere come nella orientaleggiante Oriental Melody che ha un intro molto ispirato ai gruppi Nu Metal. Non temete non si è dato al Nu.
Belly Dancer, Starry Night, New Last Jam potrebbero benissimo far parte di The Extremist tanto sono in sintonia con quell’album, o comunque dei suoi primi album.
In Chords Of Life chitarra e basso sono messi in bella mostra. La canzone alterna momenti molto rilassati, quasi una ninna nanna, a momenti che ricordano lo stile di Santana.
Ed ecco il primo momento più strettamente “metal”. Mind Storm è sorretta da dei riff molto pesanti, per il genere del maestro.
E’ la volta di una canzone assolutamente fuori dal contesto cui Joe ci ha abituati. Sleep Walk è infatti una cover di una nota canzone degli anni ’50/’60, almeno credo dalla struttura della canzone e dato che non conosco la canzone.
Come al solito la sua chitarra sembra parlare ed in questa canzone lo sembra più che mai.
Con Mountain Song mi verrebbe proprio voglia di imparare a suonare la chitarra.
La successiva è un lentone molto di atmosfera che poi prosegue su ritmi SKA per poi farmi cambiare idea sull’imparare a suonare la chitarra… tanto assoli così veloci e perfetti non penso di poter mai riuscire a suonare. Continuerò a deliziare le mie orecchie ascoltando il maestro.
Dal titolo di Seven String si può già dedurre buona parte del suo contenuto. Un’altra grande canzone molto vicina al metal con grandi schitarrate e assoli sparati.
Anche Hill Groove suggerisce molto. Sono presenti in questo brano delle spruzzatine di organo. Mai ostentati. Anzi direi che è proprio timido. Fa, per così dire, capolino e niente più.
La canzone è rockeggiante basata essenzialmente su batteria e chitarra.
Il pezzo successivo dovrebbe far pensare a un viaggio. The Journey si rivela molto varia e Joe dimostra quali suoni si possano ottenere da una chitarra.
Grandissimo pezzo, uno dei miei preferiti dell’album, è The Traveler. Forse voleva proseguire il discorso intrapreso con la precedente canzone ma questo è quello che ha fatto viaggiare di più la mia mente nei poco più di 5 minuti di durata.
Chiude l’album una ballata di quelle che solo lui può e sa fare. Vi viene quasi da piangere da quanto risulta sdolcinata. You Saved My Life è la canzone ideale per dei momenti di riflessione.

Unico consiglio: andatelo assolutamente a comprare!

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