Riuscire a governare con tatto, estro e sobrietà una disarmonia di suoni dettata da una vena creativa grondante di idee è pregio sintomo di qualità e ottima coordinazione corale. In un debutto assoluto come quello dei pistoiesi Incoming Cerebral Overdrive, quelle in oggetto sono qualità che colpiscono in maniera amplificata data la breve carriera della band ed il contenuto piuttosto esiguo (appena tre brani) del lavoro, che riesce a lasciare positivamente ed abbondantemente colpiti. Come già intuito dall’introduzione la proposta della giovane formazione, seguita dall’attentissima Kick Promotion, fa perno su un modus operandi strutturalmente non lineare ed asimmetrico in cui ogni soluzione scelta, pur rispettando le linee generali, centra con precisione “l’obiettivo stupore”. Le coordinate su cui si estendono le tre composizioni offerte sono quelle del post-core più oltranzista nella ricerca e sperimentazione di varietà di soluzioni. Partendo dal tappeto di consolidati suoni del genere si stagliano soluzioni che rimandano, in maniera mai troppo forte e marcata, dalla metrica obliqua dei Meshuggah alle atmosfere intelligentemente oppressive dei Crisis, passando per esili tributi all’immancabile metalcore. Ottimo il lavoro vocale del frontman Samuele Storai, molto poliedrico; puntuale e a tono anche quando, sporadicamente, abbandona il growling per insinuarsi tra le linee con un pulito malinconico che ricorda lontanamente Maynard James Keenan. Un’ottima prova che lascia presagire un futuro roseo a favore di una band per la quale, dopo appena tre brani, è già lecito pensare in grande e, date le qualità insindacabili, pensare di attirare le attenzioni di chi di dovere.

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