Sono attivi da circa dieci anni i sardi Holy Martyr, ma con solo due album ufficiali all’attivo dei quali Hellenic Warrior Spirit è l’ultimo in ordine cronologico.
Seguo con molto interesse l’evoluzione di questo ottimo gruppo dedito a un heavy metal epico all’ennesima potenza, con un sound ancorato agli anni ottanta che per i veri “defenders” è una vera manna dal cielo.
Rispetto al precedente Still At War dello scorso anno, questo nuovo ha una produzione decisamente migliore (non per niente i New Sin Studios di Luigi Stefanini sono così famosi) e potente e che rende appieno le atmosfere battagliere, ricreando perfettamente la sensazione di trovarsi immersi nel campo di battaglia insieme ai guerrieri greci.
Fortunatamente il gruppo questa volta ha optato per riproporre solo quattro brani presenti nei vecchi demo scrivendo sette nuovi pezzi, mentre in STill At War ci ritrovavamo solo tre pezzi nuovi sommati ai cinque dei vecchi demo, dimostrando che tutto sommato i brani di quando erano emergenti ben si adattano ai nuovi rimanendo in questo modo fedelissimi alla linea di una musica che hanno chiaramente nel sangue e nel cuore.
Difficile pensare agli Holy Martyr senza quel tocco guerrafondaio unito alle tematiche fanta-storiche che tanto piacciono agli amanti della lettura fantastica e che quindi potranno ascoltare o in sottofondo o subito prima di leggere i loro amati libri.
Holy Martyr stà diventando un gruppo sempre più importante nel panorama musicale metal italiano. Continuate così. Intanto promossi a pieni voti, io torno ad ascoltare l’album, che è meglio.

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