La Svezia non delude mai.. E non stiamo parlando di ambiente, fiumi, laghi o paesaggi, di tutto rispetto, comunque. Parliamo di musica, di idee, di band che riescono a proporre, al loro nono studio album, qualcosa che non annoia e non delude: gli Hardcore Superstar sono questo. Il gruppo definito dello sleaze metal, quel glam macchiato di suoni sporchi, primitivi e stradaioli, calca le scene musicali con C’Mon Take On Me, disponibile dall’ 1 marzo 2013, via Nuclear Blast.

A fare da intro all’album ci pensa Cutting The Slack, poco più di due minuti in cui si mescolano pensieri legati a spettacoli circensi.. Giocoleria, acrobazie e quell’alone magico e misterioso che spesso contraddistingue gli strani personaggi che del circo fanno parte. Illusione? Aspettative? Ansia? … Non so definire di preciso cosa scatenino in me queste note iniziali, ma la voglia di ascoltare tutto il resto è alle stelle.

C’Mon Take On Me, title & second track, mi investe come un treno in corsa! Una carica di energia, tipica degli HCSS, mi travolge e mi guida verso il terzo brano dell’album, One More Minute che, non a caso, è stato scelto come primo singolo/video per la promozione del lavoro della band. Il suono è fresco, brioso, talmente azzeccato che già al primo ascolto si fa canticchiare. Il ritornello rimane facilmente in testa, così come si distinguono i validi riff di Vic Zino.

Sulla stessa scia della precendente, segue Above The Law, secondo singolo dell’album. Suono più hard rock in Are You Gonna Cry Now, stile tagliente, crudo, ma che non abbandona mai quella melodia che ti penetra nel cervello, che si instaura lì, attraverso la voce di Jocke Berg.

E dopo una parentesi più soft in Stranger of Mine, la band svedese propone Won’t Take the Blame, brano diviso in due parti, con tanto di registrazioni di cori ed effetti speciali annessi e connessi sul finale. Dead Man’s Shoes e Because of You si fanno strada senza troppi problemi, la melodia è piacevole, non fa una piega.

Too Much Business è forse il pezzo che meno mi entusiasma. Una base di fondo già sentita… Non male, ma di “Last Call for Alcohol” ce n’è una sola.

Chiude l’album Long Time No See, appassionata ballata che conferma il riuscito sodalizio tra la voce di Jocke e le melodie più lente e sentite.

C’Mon Take On Me è un gran lavoro. La band di Goteborg non delude e marchia a fuoco ogni suo album con il suo stile incofondibile. Consigliatissimo!!

 

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