‘Insanity’; ovvero classico esordio che, pubblicato da una band straniera su Metal Blade e/o Nuclear Blast, avrebbe fatto gridare al miracolo. Questo non perché il debutto degli italianissimi Ground Control contenga qualcosa di tanto sconvolgente ma per una semplice induzione dovuta al fatto che, i dieci brani offerti dai nostri, risultano superiori per idee, presa e tiro alla media di molte uscite spacciate per miracolose.

I quattro ragazzi veronesi propongono un thrash semplice e diretto, che fa della praticità la propria arma vincente. Legati, con tanta evidenza ma altrettanta autonomia, a mostri sacri della scena statunitense degli eighties, i musicisti in questione offrono un tuffo nel passato che, per una volta, non risulta anacronistico e scontato nel riproporre ciò che Megadeth ed Anthrax suonavano più di vent’anni fa. Il risultato di tutto ciò sono brani freschi e trascinanti, impostati su quelle cavalcate portatrici di sano ed irrefrenabile headbanging che catturano l’ascoltatore per il coinvolgimento con cui sono proposte e si mostrano gradevoli per la freschezza con cui sono concepite. Il songwriting del four-pieces non è, infatti, mai “comodo” o banale da finire nell’autocitazionismo o nello scimmiottamento spicciolo riuscendo sempre ad evitare la strofa superflua, il brano da skip e l’assolo allunga-brodo. Tutto all’interno di ‘Insanity’ è pensato e messo in atto in maniera coesa al fine di apparire pratico nel suo giungere a bersaglio con ogni mezzo utile (e mai fuori contesto). Ben vengano allora gli inserti in chiave heavy, il gusto spontaneo per la melodia non ruffiana, gli assoli sempre al posto giusto e quell’approccio vocale che tanto ricorda quello di ‘Spreading The Disease’, se è vero come è vero che la musica è anche capacità di trascinare. I Ground Control ci riescono alla perfezione e non resta che applaudirli in attesa che i loro ampi e sicuri margini di miglioramento si concretizzino nella prossima uscita.

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