E alla fine è nei negozi. Non posso dire altrimenti da fanatico del gruppo tedesco. Kai Hansen & Co. hanno raggiunto il tanto atteso contratto discografico con una major, sarà pure la earMusic ma è pur sempre la EDEL, mica bricioline. In effetti questo contratto ha portato, sta portanto, tanto lavoro in promozione, dalla vetrina “segnalato dal venditore” negli scaffali dei negozi alle svariate versioni di To The Metal, ben quattro (alcune delle quali devo ancora riuscire a recuperare).

E’ chiaro un fatto, Kai Hansen ha finito di inventare e innovare anni orsono. Quel che è stato è stato, ormai ci troviamo di fronte a un ragazzotto tendente alla cinquantina che vuole solo divertire e divertirsi. La volontà è quella di proporre i grandi riff e le grandi melodie del metal anni ottanta, e a poco serve se le canzoni album dopo album si assomigliano un po’ tutte, se il ritornello di I Want Out lo stra-abusa.
Kai Hansen è sempre stato devoto ai grandi maestri Judas Priest e anche quest’album non manca di citarli. A differenza del passato pero’ il raggio gamma ci presenta un album un pelino variegato, anche troppo. Le influenze musicali riversate sono molteplici passando dal solito ottimo power di Deadlands, al speed di All You Need To Know in cui canta anche Kiske (fantastico il ritornello) e Shine Forever, all’heavy rock di Mother Angel, al prog di Chasing Shadow all’immancabile classico lentone No Need To Cry. Il brano probabilmente più interessante è Empathy che allontana i Rayz dai loro soliti canoni, pure se poco efficace.
Se poi vogliamo far uscire il tamarro da Hansen ecco che To The Metal è la perfetta unione tra Manowar e Judas Priest, brano sicuramente valido dal vivo da cantare tutti insieme ma veramente tracurabile.

I Gamma Ray si sa è meglio goderseli dal vivo, rendono tantissimo. Personalmente To The Metal lo gradisco ma ad essere onesti è un album assolutamente poco ispirato, il cui tentativo di voler unire troppe sfumature dell’heavy metal, dal power al prog al gothic al rock a… lasciamo perdere che è meglio…
Capisco che il nuovo lavoro si intitoli To The Metal, ma il risultato è solo un gran minestrone. Avrei preferito un intero album sulla falsa riga di Deadlands o All You Need To Know, che seppur banale e scontato almeno sarebbe stato un grandissimo album.

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