Quello del folk metal è un filone che continua a riscuotere enormi consensi; l’onda lunga proveniente dal Nord Europa, con tutte le sue molteplici sfaccettature, da tempo miete proseliti anche qui in Italia, dove gruppi come Folkstone, Elvenking, Rosae Crucis portano avanti il discorso aggiungendo elementi della nostra tradizione letteraria e popolare. Nel sottobosco dell’underground spicca il nome dei Furor Gallico, giovane band monzese formatasi attorno al 2007 e composta da ben otto elementi. Qualcuno avrà già avuto modo di apprezzarli in sede live di supporto ai corregionali Folkstone, ma oltre ad una presenza sul palco assolutamente convincente, il combo brianzolo ha dalla sua capacità strumentali e compositive non indifferenti. Ce ne danno prova con concreta con questo demo di quattro pezzi: copertina e titolo, riferito al sacco di Roma da parte dei Galli comandati da Brenno, ci calano perfettamente nelle atmosfere di un tempo che fu, fra valorosi guerrieri, tribù, accampamenti, odi alle divinità della guerra. I quattro pezzi del demo non sono una semplice variazione sui soliti temi ma spiccano ciascuno per un mood proprio. “Medhelan” ad esempio è il classico anthem supportato da un’accattivante melodia celtica che ritorna per tutto il pezzo; su “La Caccia Morta” ci imbattiamo invece su territori tribali che decollano sul finale, mentre i restanti “Gods Have Returned” e “Cathubodva” sono due buoni esempi di folk metal moderno. Estremamente curioso il fatto che nelle liriche si alternino brani ora lingua italiana, ora inglese, ora celtica. Non aspettatevi dunque un gruppo dell’ultim’ora; chi apprezza bands come Ensiferum e Waylander, troverà molto di buono in questo CD. Chi pensa ad una mera riproposizione dei modelli nordeuropei resterà deluso. E mi raccomando, non perdeteli dal vivo!

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