In occasione dell’uscita del live album “The Classical Conspiracy”, registrato interamente con un Orchestra classica, abbiamo pensato di fare quattro chiacchere con il buon Mark Jansen su passato, presente e futuro della band olandese. Mentre proseguono i lavori del nuovo studio album (previsto per Settembre) e la stagione concertistica è ormai alle porte, il chitarrista olandese svela e approfondisce alcuni tratti caratteristici della band, primo fra tutti il nuovo chitarrista ex God Dethroned Isaac Delahaye…

Isaac ha un forte background prog (fra le sue band preferite ci sono Pink Floyd e Dream Theater NDR), e recentemente avete dichiarato che il nuovo disco sarà più guitar oriented…puoi dirci se e in quale misura il nuovo innesto ha influito sul vostro sound?
Isaac ha suonato in molte bands differenti fra loro, l’ultima delle quali è la death/trash metal band God Dethroned. E’ molto portato ad affiancare le parti orchestrali con i soli di chitarra. Noi avevamo bisogno di rielaborare il nostro sound in questo senso…il suo innesto ha portato un pò di novità e di ”freschezza” artistica. Ad Sluijter era un ottimo solista, ma non amava molto questo ruolo. Con Isaac quindi, abbiamo praticamente le porte spalancate per sviluppare un sound ancora più guitar oriented.

Isaac in passato ha dimostrato di sapere cantare; la sua voce verrà sfruttata in questo disco o in futuro, come soluzione alternativa al growl e alla Simone Simons?
Io, sinceramente, non l’ho mai sentito cantare! però so che lui in passato ha usato nei concerti live dei God Dethroned particolari modulazioni del growl, quindi ci sono buone possibilità che potremmo riproporre anche noi qualche cosa del genere.

Le tematiche del prossimo album fanno riferimento alle profezie Maya relative all’anno 2012 e alla fine del mondo. Sarà quindi un concept album? Avete approfondito questa tematica attraverso letture particolari?
Ho iniziato ad interessarmi ai Maya molti anni fa tramite letture, ed è un tema che ricorre spesso nei nostri album, se ci fai caso. ”Consign to Oblivion”conteneva già qualche riferimento su alcune tracce, che poi sono state riprese anche su ”Divine Conspiracy” sopratutto nella canzone ”Beyond Belief”dove si parla, appunto, del calendario dei Maya…e infine il tema verrà ripreso per intero nel prossimo album. Mi documento e leggo soprattutto attraverso le opere di Jose Arguelles (antropologo e docente nordamericano, autore del libro “Il fattore Maya” ndr). Lui sa tutto sui Maya, ed è stato fra i primi ad aver documentato le tracce lasciate da loro e le ha divulgate su larga scala. I Maya erano a conoscenza di tante cose… sin troppe, rispetto agli strumenti di cui disponevano a quei tempi. In realtà, come avessero raggiunto e accumulato tutta questa serie di conoscenze resta un mistero,ma ritengo che potrebbero avere avuto accesso a quelle informazioni attraverso altre dimensioni o cose simili, qualcosa che l’uomo contemporaneo potrebbe aver dimenticato…ora che molte persone iniziano a comprendere il significato di queste conoscenze e le indicazioni da seguire che ci hanno lasciato, forse riusciremo a arrivare alla conclusione che il mondo odierno è materialista, arretrato e devastante per l’ambiente… e che si basa solo sulla menzogna e sull’inganno. Per questo io mi felicito della crisi finanziaria odierna e del crollo devastante del capitalismo (però…complimenti NDR)!

Dal vostro blog trapelano di continuo anticipazioni riguardo il nuovo disco; si parla di un lavoro molto aggressivo e potente, con marcate influenze death e black metal. Cosa vi siete prefissati con questo disco? Pensate di trovare una via personale ad un nuovo sound sinfonic death metal?
Quello che avete sentito, sono solo piccoli frammenti di un progetto ben più complesso. All’interno delle nostre canzoni, abbiamo sempre e comunque avuto una piccola ma incisiva componente death metal. Come ci disse qualcuno a Gorefes: ”se escludeste le tastiere e la Simone, allora vi rimarrebbe solo il death”…

Questo cambio di marcia è dovuto perchè con i precedenti album pensate di non aver esplorato appieno questo genere e di avere ancora altro da dire in merito, o trovate più interessante intraprendere altre strade?
Noi cerchiamo di migliorarci ad ogni album, provando sempre a varcare nuove frontiere, di conseguenza questo ci porta a nuove soluzioni. Soprattutto per quanto riguarda il genere estremo, credo che possiamo ancora sorprendere molte persone. Molte metal bands a lungo andare, finiscono con ”alleggerirsi”un po’…e questo noi lo vorremmo evitare.La maggior parte dei nostri fan, proviene dalla musica metal e ama prevalentemente questo genere; noi non abbiamo bisogno di una hit da radio.

Riascoltando i precedenti lavori, vi siete mai pentiti di aver realizzato un canzone in un certo modo? Avete mai pensato di registrare versioni alternative o riarrangiate dei vostri pezzi?
Questa è una domanda interessante. Devo riconoscere che in passato la pensavo pure io cosi, ma col passare degli anni ho imparato che quando un cd è finito è meglio non metterci più mano. Quindi, se in quel momento noi cerchiamo di dare il massimo di noi stessi e ci impegnamo al 100% poi a giochi fatti ci troviamo in condizione che se ci guardiamo indietro, non abbiamo possibilità di avere rimpianti.Questo però non significa che nel futuro potremmo riscrivere quanto già fatto grazie all’esperienza o all’arrivo di nuovi elementi,che potrebbero proporci di rivedere dei pezzi in un’altra ottica.

Nelle vostre canzoni sono frequenti i passaggi in lingua latina. Subite il fascino di questa cultura o è un semplice mezzo espressivo che ben si adatta alla musica degli Epica?
pensi un giorno di scrivere testi in olandese per parlare magari delle vostre radici?

Molti artisti amano sottolineare le proprie origini componendo testi (o parte di questi) anche in lingua madre, trattando argomenti strettamente legati alla propria cultura d’origine.
Forse un giorno registreremo qualche canzone in olandese, anche se devo essere sincero, le mie origini sono del Limburgo (una provincia meridionale dei Paesi Bassi NDR) ed abbiamo una nostra propria lingua locale al quale sono più legato che all’olandese stesso. Per quanto riguarda il latino, lo usiamo spesso perchè rende molto bene nei cori, è molto evocativo. Senza contare che ogni pezzo di latino che scriviamo, si inserisce perfettamente bene come testo e musicalità.

Avete già pianificato il tour a venire?
Quasi del tutto. Però non è stato programmato ancora al 100%, quindi preferirei non metterlo ancora on line, fino a che non verrà del tutto ufficializzato.

Ci sono novità in proposito?
si, presenteremo ufficialmente il nuovo CD al Paradiso di Amsterdam e i fan di tutto il mondo, possono venire qua insieme a noi, per vedere la presentazione e festeggiare l’uscita del nostro nuovo lavoro.I biglietti per l’ingresso saranno presto esauriti, quindi affrettatevi!

Grazie mille e in bocca al lupo per il nuovo album!
Ancora grazie per il vostro interesse per gli Epica!

(Si ringrazia Franco Ferrari per la traduzione dall’olandese e il sito italiano www.epicaitaly.it per la collaborazione)

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