Stanchi della solita burocrazia contrattuale, i tedeschi Eat The Gun decidono di fondare una propria etichetta discografica (la Eattitude Records) e di pubblicare per questa l’atteso album di debutto.
L’operazione, in se tanto intelligente quanto rischiosa, ha il notevole merito di aver portato nei nostri negozi un lavoro entusiasmante e decisamente competitivo come questo “Cross Your Fingers”. Un concentrato di hard rock dinamico e graffiante, giocato sulla voce zuccherosa del talentuoso Hendrik e sulle capacità artistiche e strumentali di un gruppo di amici in perfetta sintonia musicale.
Tonnellate di melodia e testi decisamente non scontati, dunque, fanno la parte del leone in questo “Cross Your Fingers”, una selezione di 12 degli originari 18 brani composti dalla band nel biennio 2004/05.
Sempre in prima linea con soluzioni fantasiose e spesso ricercate, gli Eat The Gun hanno il grande merito di aver scritto un album inattaccabile, in cui quantità e qualità vanno a braccetto indisturbati per l’intera durata del disco. Escamotage e divertissement sempre ispirati, come gli abbondanti cori (anche femminili) ed i refrain ad effetto (classifica), non fanno che alimentare l’entusiasmo dinanzi ad un lavoro così completo e maturo, nonostante questo rispecchi solo il primo passo di un (speriamo) lungo cammino discografico. L’accoppiata iniziale “I’M Broken/Life’s A Bitch” è da antologia del genere mentre la sentita e malinconica “Black Hearted” ci trasporta in un mondo di pura disillusione, appena un attimo prima di aver riconosciuto alla successiva “Get Sleazy” il titolo di pezzo più spassoso del lotto.

Insomma, per chi scrive, gli Eat The Gun rappresentano una vera e propria rilevazione in campo hard rock, in grado, sin da subito, di spalleggiarsi un posto di primo piano nell’olimpo del genere.

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