Dopo qualche tempo dall’annuncio ufficiale, ecco finalmente l’atteso coming back della gothic/industrial band che porta il nome di DyNAbyte. Creatura multisfaccettata e dalla buona varietà stilistica, la band è composta da LJ Dusk, John (Cadaveria, Raza De Odio, ex-Necrodeath) e Cadaveria (Cadaveria, ex-Opera IX) con lo scopo di portare l’estremismo sonoro industriale all’attenzione del pubblico gotico. Gente come Mortiis, gli onnipresenti Rammstein, ma anche thrash e death metal melodici sono alla base del ventaglio sonoro di una band piuttosto aperta alle contaminazioni e che mostrano un’altra faccia della brava e versatile voce di Cadaveria.

Puntando molto sulla semplicità (almeno apparente) delle linee melodiche, i DyNAbyte riescono a non risultare mai banali ed a costruire brani dal forte appeal misurando sapientemente ogni elemento nella giusta dose. Linee vocali gotiche si mescolano a tappeti sonori tipicamente thrash con il comune denominatore di una martellante drum machine, la quale ci fa ricordare l’industrial tanto caro ai Nostri.

Paragonato al precedente Extreme Mental Piercing, il progresso è abbastanza evidente in quanto le canzoni risultano più varie, anche se è ben chiaro il filo conduttore che le congiunge. Piace anche il fatto che, se nell’album del 2004 era presente una cover (Immigrant Song dei Led Zeppelin, peraltro personalizzata in maniera egregia), quest’oggi il trio abbia deciso di puntare tutto sulle proprie composizioni, esponendosi e rischiando di più, ma al contempo portando a casa un consenso decisamente più ampio.

Solo il tempo potrà dire se 2KX è un capolavoro, ma per adesso possiamo considerarlo come un album ben registrato, prodotto e suonato, nonché composto da un lotto di pezzi molto validi. Dedicato a coloro i quali non hanno paura di mettere in discussione le proprie idee in quanto siamo sicuri che piacerà sia ai fan dell’estremo che a quelli di un certo modo di intendere il gothic più romantico ed underground.

A proposito dell'autore

Post correlati