Vi ricordate di Chris Isaak, l’autore di quella “Wicked Game” che tanto successo aveva riscosso negli anni ’80 e che qualche tempo fa e’ stata pure riproposta dagli H.I.M.? Ecco, credo che David Poe si sia studiato bene quel pezzo, si puo’ dire che “modulandolo” ci ha praticamente fatto un cd sopra… “Love is red” e’ infatti un insieme di 10 canzoni dalle tinte decisamente soft le cui caratteristiche sono un accompagnamento minimale (principalmente chitarre acustiche e una sezione ritmica “calma”) su cui e’ messa molto in evidenza una voce tra il malinconico e il nostalgico (ma spesso con un retrogusto positivo) che a seconda dei pezzi si comporta pero’ in maniera un po’ diversa. Dico cosi’ perche’ in alcuni brani troviamo un feeling piu’ allegro (per quanto nessun pezzo di questo cd sia propriamente allegro, pur restando evidente quanto questo non sia assolutamente un album depressivo) che in altri, e pure la riuscita e’ diversa a seconda dei casi.
Quando infatti si ascoltano canzoni come “Doxology” (probabilmente la migliore composizione del cd, mi ricorda veramente tanto la “Wicked game” di cui si parlava sopra, ma mi piace pure parecchio) o “Settlement” (che invece mi richiama alla mente i Nirvana di “About a girl”) il disco scorre liscio nel lettore cd, quando invece sulle scene ci sono una “Love is red” o una “You’re the bomb” dalle influenze vagamente jazz il risultato mi sembra decisamente peggiore… forse in questi casi, nonostante l’impianto di base sia quello di cui si parlava sopra, i pezzi saranno piu’ personali (ma neanche troppo), tuttavia a me fanno tanto pensare a dei brani che qualche vecchio maiale metterebbe su come sottofondo per i preliminari ad un approccio con qualche ragazza di facili costumi, un ideale completamento d’atmosfera per una serata a base di champagne, velluto, tessuti rossi e vestaglie di seta… Intendiamoci, non trovo che questo sia un complimento, ho sempre schifato queste “maialate d’alto bordo”… Va decisamente meglio allora una “Reunion” dagli accenni vagamente country o una “So beautiful” dal feeling positivo!

Insomma, alla fine il cd scorre per tutta la sua breve durata (neanche 35 minuti) tra alti e bassi, si lascia ascoltare amalgamando tutto nel suo essere soft e non lascia decisamente il segno. Abbondantemente sufficiente (soprattutto per via di alcune canzoni), ma nulla piu’.

A proposito dell'autore

Post correlati