Conosciuto per la sua decennale esperienza live di fianco ai mostri Genesis ed all’amico Phil Collins, l’americano Daryl Stuermer vanta comunque una buona collezione di opere soliste davvero interessanti, tutte pubblicate per l’etichetta personale Urban Island. Fa eccezione a questa regola “Go”, l’ultimo nato della serie ed album ricco di contaminazioni musicali e stilistiche che esce per l’ottima Inside Out.
Da buon prodotto strumentale, “Go” punta forte sulla componente prettamente tecnica della sua riuscita, senza per questo tralasciarne l’aspetto melodico. Lontano da ciò che condivide in sede live con i propri amici, Daryl si getta nella stesura di un disco fusion in cui compaiono pesanti influenze prog e jazz, tutti elementi che condividono la passione per il proprio strumento e per la ricercatezza degli arrangiamenti. Da questa base stilistica, Stuermer da vita ad un decina di brani in cui ogni singolo inciso è curato in maniera maniacale, pronto a scavare profondo nell’inconscio di ogni possibile ascoltatore. La scelta dei suoni, molto morbidi ed eleganti, aiuta il compositore americano in questa sfida, in verità non troppo difficile per chi come lui mastica musica ad alti livelli da oltre trenta anni.
Ogni episodio ha motivo di esistere in un contesto come questo “Go”, caratterizzato dall’assoluta padronanza tecnica e melodica del chitarrista di Milwaukee. Un tocco di colore e di fantasia, inoltre, vengono aggiunti dalla verve con cui Stuermer regala ai propri ascoltatori riff catchy e divertenti, allentando ulteriormente la pesantezza di una proposta musicale troppo spesso accusata di essere fredda e priva di emozionalità.

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