Black Angel Rock Pub, Meda (MB) – 21/01/2012

Serata di presentazione di “Dies Hominis”, debutto su lunga durata per i Damnatio Memoriae, giovane band black-gothic dell’insubria.
Quando arrivo al locale, scopro, con un certo stupore, com’è strutturato il palco: in pratica nella parte posteriore del club c’è una scala che porta a uno stretto piano superiore e la band suona su questa specie di “balconcino” mentre il pubblico è di sotto… Location alquanto insolita, ma…poco male! Un plauso comunque ai gestori, per organizzare eventi di musica live originale.
Dopo l’intro registrata, i Damnatio Memoriae iniziano lo show con i due pezzi che di fatto aprono “Dies Hominis”. La cupa Evil Talks Growl, dall’incedere maligno, ci porta su sentieri oscuri e heavy. Si rivela più che buona l’acustica del Black Angel e si ha modo di distinguere chiaramente il lavoro dei musicisti (chitarra ritmica e solista, tastiere, sezione ritmica e voce). La successiva Damnatio Memoriae è una lunga cavalcata epica che mette in risalto le peculiarità della band che fondono un suono oscuro con atmosfere più classiche grazie alla solennità delle tastiere e alla versatilità del cantante Francesco Corradini, che si destreggia tra extreme e clean vocals. Ottimo assolo di chitarra, molto intenso, di stampo classico.
The Dream Of The Sleeping Sun è un brano dal mood gotico in cui permea un sound piuttosto melanconico accompagnato da vocals oscure.
Durante il prosieguo dello show, c’è spazio anche per delle cover di hit classiche del metal, che vengono riproposte con lo stile dei Damnatio Memoriae: l’inno metallico Aces High scatena i ragazzi presenti al Black Angel, così come la nota Nymphetamine dei Cradle Of Filth.
Nonostante “Dies Hominis” sia appena uscito, i Damnatio Memoriae propongono Ludwig, un brano che farà parte del loro secondo album. Il pezzo, che inizia con il tema della Sonata In Chiaro Di Luna di Beethoven, si sviluppa su sentieri gotici che incorporano anche elementi folk. Composizione assolutamente interessante. Il successivo brano, Running To Your Fate, si dimostra decisamente più heavy e oscuro e in grado di smuovere il pubblico. Sicuramente molto apprezzate anche le successive Thin Line, uno dei brani più catchy e melodici del repertorio dei Damnatio, e Mors Est Communio, autentica cavalcata in grado di coinvolgere i ragazzi presenti nel locale. Il concerto si chiude con l’arcinota Hallowed Be Thy Name, tra gli applausi del pubblico.
Gran bello show davvero per i Damnatio Memoriae che, oltre a mostrare la buona sostanza delle nuove composizioni, offrono una prestazione convincente sia in termini strettamente esecutivi che di buona tenuta di palco, da band compatta e affiatata. Promossi!

Setlist:
Introspection (Intro)
Evil Talks Growl
Damnatio Memoriae
For Whom The Bell Tolls (Metallica cover)
The Dream Of The Sleeping Sun
Aces High (Iron Maiden cover)
Ludwig
Running To Your Fate
Nymphetamine (Cradle Of Filth cover)
Thin Line
Mors Est Communio (Der Tod)
Hallowed Be Thy Name (Iron Maiden cover)

A proposito dell'autore

Post correlati