I Coronatus, al debutto con questo nuovo “Lux Noctis”, sono il classico gruppo da Massacre Records. Il loro è un power dalle forti tinte gotiche che ricorda i primi lavori dei Nightwish e che trova la sua perfetta collocazione all’interno della scena europea, a metà strada tra compagini come After Forever e Therion.
“Lux Noctis”, dunque, è un prodotto improntato in particolare sul concetto di melodia ed ogni pezzo presentato non fa che ribadire questo concetto ripetutamente. Sin dall’iniziale “Scream Of The Butterfly”, si intuisce subito che i Coronatus vogliono, in qualche modo, raccogliere le briciole del successo planetario che ha investito, ultimamente, compagini ben più blasonate e da tempo sotto i riflettori del movimento. Il loro è un album di debutto che va inquadrato, quindi, sotto questa prospettiva, ricco di atmosfere oscure ed influenze folk e spesso gravido di soluzioni e ritornelli piuttosto catchy e di facile presa. Carmen R.Schafer e la stessa Ada Flechtner non fanno poi molto per diversificare il proprio approccio vocale da quello delle altre colleghe più famose, risultando comunque estremamente apprezzabili sia sulle parti più dinamiche che su quelle più interpretative. Il limite fondamentale di un disco come questo “Lux Noctis” risiede, dunque, nella sua evidente inutilità all’interno di una scena agguerrita e piena di compagini molto valide come quella in esame. Ai Coronatus non basta, dunque, interpretare in maniera scolastica i clichè del settore per sfornare un lavoro che perduri nel tempo e che lasci il segno a lungo tra i tanti potenziali fan in ascolto.
Ci sono momenti interessanti in questo “Lux Noctis” ma l’intero album è troppo derivativo per poter esprimere un giudizio completamente positivo sull’operato della compagine tedesca.

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