Attenzione, questo disco promette esattamente quello che mantiene. Un’ipotetica etichetta modello “Parental Advisory” potrebbe dettare proprio queste parole perché “Shredcore” è pura arte velocista con un tappeto metalcore. E l’esperimento, va detto piuttosto innovativo, può presentare perplessità sulla carta, all’atto pratico si rivela particolarmente vincente, soprattutto grazie al gusto per gli arrangiamenti del chitarrista di turno, rispondente al nome di Constantine. Ed è incredibile come vengano adottate un ventaglio di soluzioni molto più che ampie, dalla melodia fino ad arrivare al riffing thrash per un assalto frontale di proporzioni veramente massicce. La produzione, ma non c’era nemmeno da domandarselo, è perfetta come si comanda e bilanciatissima tra i vari strumenti, tutti perfettamente udibili nel loro lavoro.
Ecco allora che emerge forse inconsapevolmente il lato bello del metalcore: dinamicità, groove, violenza e melodia ne sono gli ingredienti fondamentali e senza la voce di un ragazzino che fa finta di urlare nel microfono rende decisamente bene. Nello specifico di “Shredcore”, va detto che ogni tanto ci si trova di fronte anche a qualche accenno progressivo che non guasta affatto e dona al tutto un senso di ulteriore coesione. Come termine di paragone citerei i Trivium dello strumentale “The Crusade”, tratto dall’omonimo album, ma con un tocco più simile a quello di chitarristi moderni quali Gus G. ed anche (lontanamente) Kiko Loureiro. Chiaramente la preparazione tecnica di Constantine non si discute e non sorprende che il Nostro abbia preso il posto tra le fila dei tedeschi Mystic Prophecy succedendo al già citato Gus G.
Insomma, “Shredcore” è un lavoro abbastanza breve (solo mezz’ora) e da godersi al massimo volume senza il minimo accenno di noia. Fa piacere constatare quanto alcune nuove leve siano già pronte a prendere in mano lo scettro dei grandi maestri che pian piano stanno invecchiando. Horns up!

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