Intervisto il 19 marzo a Grandate (CO) un Blaze fenomenale: scandisce bene le parole facendosi capire nonostante il rumore del locale, e mi inonda come un fiume incontenibile! La sua sincerità trapela in ogni frase; anche dove può sembrare retorico sono i fatti a comprovarne la genuinità.
Un messaggio agli Italiani: se conoscete un locale dove si suona dal vivo e avete voglia di vedere Blaze, basta una mail!

Io lavoro per una webzine italiana, e siamo sempre molto contenti che tu venga ripetutamente in Italia, e che tu scelga di fare due o tre piccoli concerti piuttosto che uno unico. Come sta andando il tour?
Sono molto sorpreso, sta andando molto bene. Quello che cerchiamo di fare, nella maggior parte delle località d’Europa, è toccare più posti possibili. Non abbiamo un set, non abbiamo uno staff, siamo solo noi e la nostra manager. Guidiamo noi….è un tour vecchia maniera. Non abbiamo video, soldi dietro, cerchiamo di far sì che i fan possano vederci in qualsiasi posto. Se c’è un locale dove le band si esibiscono dal vivo, noi, se ce lo possiamo permettere finanziariamente, ci verremo a suonare e faremo in modo di ritornarci il più spesso possibile. Abbiamo cominciato l’anno scorso in UK con venti concerti e quest’anno alla fine saranno trenta; in Francia l’anno scorso avevamo tre date e quest’anno ne sono previste quindici; anche in Italia vorremmo poter fare lo stesso. Qualsiasi piccolo locale, non importa quanto piccolo, se ci sono band che vi suonano dal vivo, siamo preparati a venirci a suonare anche noi, e questo per rendere anche il biglietto più basso possibile. Potremmo venire a fare un solo spettacolo molto ben pubblicizzato, ogni anno, e sarebbe stupendo, tuttavia io desidero andare dove ci sono i fan. Questo è molto importante per tutti noi. Noi siamo un gruppo metal, pertanto per noi non è una carriera ma uno stile di vita. Questa è la nostra vita, è il modo in cui viviamo, il modo in cui abbiamo scelto di vivere, come persone libere, che compongono la propria musica, la suonano dal vivo, registrano e vendono i propri album, punto. Questo è il modo in cui abbiamo scelto di vivere. E ciò che ce lo rende possibile sono i fan. Io credo…. Nella mia carriera sono stato con svariate etichette: sono stato con Geffen, Warners, Phonogram, EMI… una cosa che avevano tutte in comune era che volevano estorcere il più possibile dai fan, in qualsiasi maniera. Le etichette mentono a proposito delle band, e così vedi una band in cui tutti sembrano delle star, li vedi suonare nei video, e poi li vai a vedere dal vivo e non sono capaci a suonare affatto. Ascolti l’album, è bellissimo, poi vai a vedere il gruppo e il cantante non sa cantare. Pertanto, esse sono artefici di una menzogna che viene perpetrata ai danni dei fan. Nella mia vita, quando ho cominciato anch’io ero un fan, e tutt’ora continuo ad essere un fan di questa musica e dei suoi artisti, pertanto io non farò mai nulla che non io non creda sia la cosa giusta per i fan. Questo è tutto. Quindi stiamo facendo più date possibili, suoniamo sempre al 100% delle nostre capacità, non importa se ci sono cinque persone o cinquecento; abbiamo suonato allo Sweden Rock Festival che è un festival con una folla enorme, migliaia di persone, ma se suoniamo in un club con poche centinaia di individui, per noi è lo stesso spettacolo. Lo stesso spettacolo, perché il motivo della nostra presenza sono i fan. Io non potrei venire in Italia se i fan non comprassero i biglietti per venirci a vedere, se non andassero sul nostro sito web blazebayley.net ad acquistare CD e magliette… non potrei. Quindi sono i fan ad avermi reso possibile venire in Italia, pertanto vorremo cercare di moltiplicare il numero degli spettacoli. Se qualcuno in Italia, da qualsiasi regione di provenienza, conosce un locale per musica dal vivo in cui ritiene che potremmo suonare, basta che ci contatti tramite blazebayley.net sotto il booking per l’Europa. Mandateci una mail indicando il nome del locale e il telefono, noi li contatteremo e cercheremo di includerli nel nostro prossimo tour.

Siete davvero incredibili. Pochissime persone ragionano così. È tutto collegato al fatto che avete la vostra personale etichetta e casa discografica?
Noi abbiamo voluto essere liberi. E il prezzo è molto alto. La gente crede che la libertà sia gratuita. Non lo è. È molto cara e richiede molto sacrificio. Come artista, questa è la prima volta che sono davvero totalmente libero. E ora che lo sono, non posso tornare indietro. Non posso tornare indietro, adesso che sono libero. Quando uno incomincia, quando la maggior parte delle band incominciano, pensano “ah, se solo potessimo firmare con qualcuno”. Ora se traduci quella frase, ciò che essa nasconde in realtà è “se noi potessimo essere vincolati da un contratto”. Questo è il vero significato. Ti sembra uguale? Tutti pensano che poter firmare un contratto vuol dire che persone molto importanti, scaltre e di successo crederanno in loro e spianeranno la strada del loro futuro. Non si tratta di libertà, ma di schiavitù! Io sono libero, e condivido questa libertà con il mio gruppo e il mio manager. Siamo tutti liberi di creare la musica che sentiamo, di scegliere la data di uscita dei nostri dischi, scegliere l’ingegnere e il produttore, e siamo infine liberi di incidere dove vogliamo. Le uniche persone verso le quali siamo responsabili sono i fan. E la responsabilità che abbiamo è di garantire che tutto ciò che facciamo sia fatta col cuore e con passione. Questo è ciò che facciamo e la maniera in cui abbiamo deciso di operare. Abbiamo cominciato tutto questo con The Man Who Would Not Die. Abbiamo detto: “ non facciamo più il loro gioco, giochiamo al nostro.” E nessuno di noi ha paura di lavorare tanto, dormire poco, nessuno di noi ha paura perché siamo dei metallari. Ci stiamo dentro perché amiamo quello che facciamo, e nessuno riuscirà a spezzarci. Noi giochiamo al nostro gioco, pertanto non cerchiamo di trovare una super località a un prezzo altissimo dove sappiamo che non potremo più tornare. Noi diciamo “ok, andiamo in quel posto lì a suonare.” Pertanto suoniamo secondo i nostri parametri di giudizio, se ci escono pochi soldi pazienza, basta che possiamo ritornare a rivedere gli stessi fan un’altra volta, basta quello. E finora questo metodo sta funzionando. È la vecchia maniera. Talmente vecchia che è nuova. Perché adesso, come artista completamente indipendente che sta ai margini dell’industria musicale, posso fare quello che voglio. Anche se i miei dischi sono nei negozi e hanno distribuzione, sono ai margini dell’industria perché le mie vendite provengono dal mio stesso negozio online, e dai miei concerti. E ai fan proprio non frega un cazzo. Preferiscono vederti in un posto piccolo che non vederti proprio. È la scelta che fanno. Come fan, è la scelta che farei anch’io. Alcune delle migliori esperienze con gli Iron Maiden sono legate a concerti in locali più piccoli, dove pensavo “ah, questa dev’essere la situazione com’era agli inizi, quando hanno cominciato, facendo il tour dei club.” Ci sono state nazioni dove non c’erano altri posti in cui esibirsi o cose del genere…e io ho apprezzato molto quei concerti perché mi sentivo proprio come dovevano sentirsi i Maiden agli albori della loro carriera. Quindi adoro suonare in grosse località, è bellissimo avere migliaia di persone che inneggiano al tuo nome, ma i piccoli concerti sono stati quelli più ispirati, perché non c’era Eddie, non c’era scenografia, nemmeno uno sfondo,soltanto le canzoni. Solo le canzoni, ed esse bastavano per rendere il tutto fantastico. Questo mi ha fatto realizzare che, se vado in giro e mi esibisco bene, canto bene, dando una perfomance serrata, forte, uniti tutti a dare una ottima performance, allora è la musica che conta, e come fan, questa è la cosa più importante per me. Mi piace avere un grande palco e una bella scenografia, ma in fondo, in verità, vado a un concerto per sentire la musica. Questo è ciò che cerchiamo di fare, e finora abbiamo avuto molti nuovi fan che arrivano dai Maiden, persone che sono curiose di vedere cosa fa Blaze Bayley, vengono a vederci nel tour di Promise And Terror e rimangono entusiasti, piace ciò che facciamo. Lo capiscono. Gente che ama l’old school Maiden, Metallica Megadeth, Judas Priest, ma anche gente che apprezza band più moderne, ci capisce e si sente coinvolta dalla nostra band.
Finora sta andando davvero bene. Il tour ci ha portato più persone del precedente, e il cd, per fortuna e per forza di volontà, è uscito proprio il giorno che abbiamo detto che sarebbe uscito. Non so come, avevamo tutto contro, ma è successo. Abbiamo venduto, ossia spedito, oltre il doppio dei cd rispetto a The Man Who Would Not Die. E abbiamo venduto anche più del doppio ai concerti.
Facciamo sempre una prevendita limitata di album autografati, e anche qui abbiamo più che raddoppiato. Pertanto qualcosa sta succedendo, non so esattamente cosa, ma è come se certa gente adesso sia pronta ad ascoltarmi, ad ascoltare me con la mia band, con la mente aperta, che forse prima non avevano. A dire il vero questa è l’unica cosa che chiedo: chiunque mi ascolti, lo faccia senza preconcetti, e poi faccia la propria scelta. Non stia a sentire quello che dicono gli altri, dimentichi la storia con i Maiden, il confronto tra me e Bruce [Dickinson, nda], e tutto il resto. Dimenticate tutta quella faccenda. Ascoltate me, la mia band, con la mia impostazione, con la mente aperta e poi decidete. Se poi non piace, nessun problema. Non deve piacere a tutti. È un album crudo ed emotivo, che percorre un cammino oscuro e non si nasconde mai dal fatto che si tratta veramente di un’esperienza umana. Non è per tutti. Ma a certe persone piace proprio questo.

Questo è proprio ciò che piace a me.
Abbiamo pochi fan, siamo praticamente sconosciuti, ma i pochi fan che abbiamo ci amano. Siamo molto fortunati, ci sono fedeli, possiamo contare su di loro. Questo significa molto.

Chi è che ti dà questa incredibile carica? Com’è che sei diventato così?
Credo di essere semplicemente stato molto fortunato nella mia vita. Molto molto fortunato. Ho avuto tantissime avversità, molti problemi, ma allo stesso tempo ho incontrato delle persone fantastiche, degli angeli, degli esseri umani davvero straordinari. E sono stato anche molto fortunato a riuscire a continuare ad andare avanti, ho una band meravigliosa, condividiamo tutto, siamo grandi amici, tutti stanno attenti a vicenda e si preoccupano per l’altro, e i fan… Ho avuto dei momenti veramente difficili, ad esempio dopo che ho lasciato i Maiden ho messo degli annunci in cui cercavo persone per la mia band e certi fan mi hanno scritto che volevano a tutti i costi sentire il mio prossimo album, che non volevano essere parte della band ma che avevano scritto a quell’indirizzo per riuscire a mettersi in contatto con me e dirmi che mi supportavano. Pertanto, anche se non mi conoscono di persona, i fan hanno giocato un ruolo davvero importante nella mia vita.

Ti sembra che molti fan ti amino anche per tutto quello che hai passato?
Non lo so, nessuno me lo ha mai detto.

Vuoi dirmi due parole sulle differenze tra i due album? Secondo me questo nuovo disco è meno immediato ma molto più elaborato rispetto a The Man Who Would Not Die. È corretta la mia impressione?
[Promise and Terror, nda] È cominciato con poche idee in musica, che non avevano un testo. Non trovavo parole che accompagnassero la musica, allora ho iniziato a cercare nel mio diario e nelle molte cose personali che ho scritto, e ho provato alcune di quelle frasi con la musica. Sentivo che questo era ciò che era giusto accadesse. Quelle quattro canzoni stavano assieme bene; non era in programma e non si tratta di un concept, è una storia vera, e quelle quattro canzoni la raccontano: arrivi a Time To Dare, che dice che tu puoi rischiare tutto, per la vita che sogni, oppure puoi rimanere dove sei.

E quindi essere un Faceless!
Esatto.

Grazie mille, c’è molto rumore qui ma se puoi, lascia un messaggio per la nostra webzine!
Vorrei solo dire un enorme Grazie a tutti i fan che hanno creduto in me e mi hanno supportato, e spero che vi sia piaciuto The Man Who Would Not Die, e il nuovo album Promise And Terror. Per favore visitate il sito www.blazebayley.net per le date del tour, stiamo aggiungendo sempre nuove date e saremo in tour in Europa fino a dicembre. Un enorme, enorme grazie a tutti i fan che hanno creduto in me e hanno reso possibile a me andare avanti.

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