Continua il valzer dei revival e dopo reunion (pseudo) clamorose, (pseudo) riavvicinamenti insperati e (pseudo) promesse da botteghino assistiamo anche al ritorno sulla scena dei seminali Benediction. Il loro non è un vero e proprio come-back ma l’ultimo album ufficiale registrato, ‘Organized Chaos’, è addirittura targato 2001.

I loro cinque dischi con lo storico singer Dave Ingham hanno rappresentato quasi dei capisaldi nella storia del death metal e di loro in molti si ricordano i primi passi sul finire degli ottanta. Poi l’interesse per il genere old school è andato via via scemando e l’ingresso del nuovo Dave Hunt non ha prodotto scossoni memorabili nella discografia della compagine inglese. Oggi cercano di rimettersi in carreggiata con un prodotto, questo ‘Killing Music’, che in qualche modo ne omaggia le radici storiche ( i continui riferimenti al punk/hardcore della scena inglese non sono solo piccoli vezzi amarcord) ma che rimane irrimediabilmente invischiato nella trappola del prodotto anacronistico. In effetti, il settore non ha subito un vero e proprio revival e i pochi fan rimasti hanno già i loro idoli da coccolarsi. Ci rimane dunque la patina di un CD formalmente perfetto, sporco, diretto e violento come da manuale di genere, prodotto in maniera impeccabile dal leader degli Anaal Nathrakh Mike Kenney ma assolutamente privo di fantasia e imprevedibilità. L’anima ‘Killing Music’, in pieno 2008, non sorprende più nessuno…

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