Gli Ashram sono un gruppo italiano davvero interessante e degno di attenzione. Qualche anno fa questi ragazzi hanno debuttato con un cd notevole, tanto che pur di recensirlo su queste pagine lo avevo etichettato come “gothic” tentando di farlo rientrare nei generi che trattiamo, anche se propriamente “gothic” non era (questa volta come potete vedere mi sono tolto tutti gli scrupoli e ho messo nel genere “neoclassico”, che è decisamente una definizione più vicina alla realtà). Dopo quel bellissimo disco avevo purtroppo perso le tracce di questi artisti e pensavo che ormai si fossero divisi, tuttavia qualche tempo fa sono venuto a sapere dell’uscita di “Shining Silver Skies”, la loro seconda fatica che vede la luce dopo una pausa di riflessione di 4 anni. Il nuovo lavoro segue la scia del precedente album, le composizioni sono ancora tutte basate su un connubio molto emozionale di pianoforte, violino e voce (anche se ogni tanto compare pure una chitarra acustica), tuttavia questa volta il feeling generale è meno depressivo rispetto al passato. Certo, le canzoni restano tendenzialmente malinconiche (d’altronde stiamo parlando di brani in cui pianoforte e violino tessono musiche di sapore neoclassico sulle quali si appoggia una cantato delicato ed intimista), ma traspare una certa positività di fondo che nel debutto non era così in evidenza e che a mio avviso leva un po’ di fascino al tutto. In ogni caso “Shining Silver Skies”, anche se non raggiunge le vette di “Ashram” (ma va considerato anche che ormai non c’è più l’elemento sorpresa che si aveva nel debutto, che era il classico capolavoro inaspettato), resta comunque un disco davvero notevole, inoltre pezzi come “Elizabeth” (recuperato dal demo “For My Sun”), “Maria and the Violin’s string” e la title track non si sentono tutti i giorni.

Insomma, io gli Ashram ve li consiglio davvero caldamente, se vi capitano sottomano i loro lavori e non vi dispiacciono le atmosfere intimiste e delicate fateli pure vostri, non ve ne pentirete. In una sola parola, intensi.

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