Difficile è descrivere la musica degli Arvalia, una musica fatta d’emozioni e forti significati, da ricercarsi all’interno delle note che il giovanissimo quintetto romano riesce a creare all’interno di “Archè”. Gli Arvalia, band eclettica come loro stessi si definiscono, sono autori di un interessantissimo disco totalmente strumentale che spazia da momenti tipicamente prog oriented, a parti fusion e jazz. Il disco scorre via in maniera veloce, e nonostante i brani non presentino alcun tipo di linee melodiche vocali ci pensa la band, grazie a frequentissimi interventi solisti da parte di chitarra e tastiera, a realizzare degli ottimi momenti musicali che tengono viva l’attenzione dell’ascoltatore. La prova agli strumenti dei nostri è davvero buona: tecnicamente preparatissimi gli Arvalia non perdono mai di vista il significato di canzone e ognuno di loro, sebbene dotato di una preparazione musicale davvero notevole, non assume mai il ruolo di prima donna in maniera tale da nascondere i propri compagni. “Archè” si rivela un disco assolutamente interessante e sebbene la proposta musicale dei nostri non sia esclusivamente heavy metal riesce a destare l’interesse di chi, come me, vive per questa musica. Complimenti dunque agli Arvalia, spero davvero che la band continui così anche in futuro perché questi ragazzi hanno le carte in regola per creare qualcosa di molto interessante.

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