Gli Aleph (come il libro di Borges, anche se ad essere precisi quello era “L’Aleph”) sono un gruppo italiano attivo, a quanto leggo, da diverso tempo in ambito underground, che debutta però solo ora in canali più “ufficiali” con questo “In Tenebra”. La musica composta dalla band è un misto di gothic, prog e doom con inserti che devono qualcosa alla fusion, al thrash metal e ad altro ancora. I pezzi sono mediamente piuttosto lunghi, e questo purtroppo risulta essere un punto debole. Non sono molti quelli che si possono permettere brani di 10 minuti, ed infatti gli Aleph non sempre riescono a mantenere viva l’attenzione (soprattutto nei momenti più violenti, mentre le parti atmosferiche mi sono sembrate più riuscite), e non è un caso che il brano che ho preferito sia “The Fallen”, più breve degli altri (presentato in due versioni, col cantato in inglese e in italiano, ma probabilmente una sola versione sarebbe bastata, magari quella nella nostra lingua, che fa un certo effetto).

Alla fine “In Tenebra” risulta quindi un debutto interessante che mostra di avere una certa originalità (anche se nomi famosi mi sono venuti in mente diverse volte durante l’ascolto, soprattutto i Pain Of Salvation), tuttavia risulta un po’ fiaccato da diverse prolissità di troppo e da dei momenti “rabbiosi” non sempre riusciti (due aspetti che mi hanno portato un po’ ad annoiarmi in diversi momenti). Abbondantemente sufficiente, comunque, e sono fiducioso per il futuro.

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