Non nascondo la gioia che provo ogni volta che mi capita d’ascoltare lavori così ben realizzati da ogni punto di vista, lavori che regalano tanta speranza per una scena come la nostra che, nonostante abbia tra le sue fila gruppi di notevole spessore e bravura, ancora non riesce a decollare perchè sommersa da scene più blasonate. Di notizie biografiche riguardanti gli Affliction ce ne sono davvero poche e quasi tutte riferite al chitarrista, però posso dirvi che il demo è stato registrato nel 2002 (anche se è una sorta di rimasterizzazione dei demo precedenti) e che musica e testi sono stati scritti, qualche anno fa, da Mick il chitarrista appunto (sulla loro home-page potrete trovare anche delle lezioni di chitarra). I tre perugini propongo un death metal assai tecnico, fortemente debitore ai seminali Morbid Angel ed agli intramontabili Death, sia per quanto riguarda le ritmiche che per il cantato. Discorso a parte andrebbe fatto x la chitarra solista dato che, leggendo la biografia, Mick si dimostra un chitarrista molto versatile spaziando dall’death alla fusion, da scale velocissime al blues. Un totale di 20 minuti suddivisi in quattro canzoni, quattro veri pugni in faccia; freschezza compositiva, tecnica eccellente, testi che offrono una reale critica contro la società occidentale (così è scritto nella biografia). “Self Reality” è un vero e proprio tributo ai Morbid Angel, riffs intricati ed una sezione ritmica davvero eccellente; “Unknown Beings” direttamente uscita fuori da “Symbolic” dei Death, cambi di tempo, riffs complicatissimi, il tutto farcito da un ottimo bass solo e da un superbo guitar solo, nulla è lasciato al caso per la canzone migliore del disco! Un discorso di Hitler ci introduce alla seguente “Birth Control” che, come la prima traccia, tralascia l’aspetto più progressivo riscontrato nella precedente canzone (con mio dispiacere) per assestarsi su territori più diretti e sfrontati, ritmiche serratissime. Stesso discorso dicasi per “True Intentions” con una sezione ritmica complicatissima. Il disco si conclude, purtroppo, con True Intentions forse piatta e monotona rispetto alle altre ma comunque è da apprezzare soprattotto per quanto riguarda la seconda parte. Credo che gli Affliction siano una band davvero promettente perchè, ripeto, hanno capacità tecnico/compositive davvero invidiabili e soprattutto spero riescano a farsi strada. Fossi in voi cercherei subito di recuperare questo piccolo gioiellino e soprattutto terrei d’occhio i loro lavori futuri!

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