“Better Undead Than Alive 2”, compilation uscita per festeggiare il decennale delle Code666, è sicuramente più interessante delle classiche raccolte di b-sides o anticipazioni di album che di solito ci vengono propinate in queste occasioni. L’album è infatti un lavoro concettuale che contiene pezzi composti da buona parte delle band dell’etichetta tenuti insieme da frammenti composti da Davide Tiso (una curiosità: i titoli di questi frammenti, messi insieme, formano la frase “Well done! We have been good at holding on. It was worth it”). Il risultato finale è curioso, abbastanza organico nella sua eterogeneità di band (il lavoro “addensante” di Davide Tiso in questo senso è piuttosto riuscito), interessante dal punto di vista concettuale, ma non mi ha messo addosso molta voglia di ascoltarlo. La Code666 è un’etichetta che apprezzo parecchio e molti dei lavori che pubblica girano spesso nel mio lettore cd, non credo però che questo sarà il destino di “Better Undead Than Alive 2”.

Questo album resta quindi una curiosa celebrazione del decennale di un’etichetta sempre interessante, farà piacere ai collezionisti, ma se volete scoprire cosa è in grado di offrire la label del buon Emiliano Lanzoni vi consiglio di rivolgervi a qualcuno dei suoi album ormai “cult” piuttosto che a questa raccolta.

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